Esiste un nuoto oltre la Fede

Non bisogna più avere paura che dopo la Pellegrini ci sia la tenebra
Esiste un nuoto oltre la Fede© ANSA
Marco Evangelisti
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RIO DE JANEIRO - Sono solo numeri, gelidi e silenziosi. E si possono leggere senza far troppa poesia. Il conto delle medaglie azzurre all’Olimpiade varia di momento in momento e già questo significa vitalità. Al momento siamo a 22 medaglie: 15 agosto, ore 16.33 italiane, il resto lo aggiungeremo a mano a mano che il tempo scorre. Il tiro e la scherma hanno dato, il nuoto può anche continuare. L’ultimo podio in ordine cronologico, sempre facendo base a questo momento, è il secondo posto di Rachele Bruni nella 10 chilometri. Quindi: un oro (Paltrinieri), un argento (la Bruni), tre bronzi (la Cagnotto, Detti), A Londra: un argento (pallanuoto maschile) e un bronzo (la Grimaldi nella 10 chilometri).

E possiamo ancora pregare per la 10 chilometri maschile e sperare nelle due squadre di pallanuoto. I convocati erano tanti, 81 su 308 azzurri in totale. Guardavamo tutti Federica Pellegrini e questo probabilmente ci ha distratti dal resto. Paltrinieri a parte: Greg fa parte da un po’ dell’immaginario sociale e social. Conta il fatto che la Pellegrini va ringraziata calorosamente per la sua carriera e la bandiera portata e la popolarità che ha portato alla disciplina e tutto il resto. Ma senza più paura che dopo di lei ci sia la tenebra. Altri giovani ma non piccoli leader crescono. Paltrinieri diceva dopo avere stritolato i 1500: «Quando in televisione vedevo vincere gli atleti italiani mi veniva voglia di andare in piscina o di tornarci. Adesso spero di fare io lo stesso effetto ai bambini». E non sarà solo a reggere il peso della leadership, questo è il bello.


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