Roma 2024, Malagò: «Il nostro mondo meritava più rispetto»

Il presidente del Coni dopo il rifiuto del sindaco Raggi e l'incontro saltato in Campidoglio: «Roma si è candidata solo dopo che il Cio ha cambiato le regole, introducendo la riduzione dei costi. Il sindaco prende le informazioni sulle città ritirate da Wikipedia»
Roma 2024, Malagò: «Il nostro mondo meritava più rispetto»© LaPresse
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ROMA - «Mi dispiace che il sindaco Raggi non ricordi, e non voglio pensare che l'abbia fatto in malafede, che Roma si è candidata solo dopo che il Cio ha cambiato le regole delle candidature, con la riduzione dei costi». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in una conferenza stampa dopo l'annuncio del sindaco Virginia Raggi del no alla candidatura di Roma 2024.

LE PAROLE DI MALAGO' - Malagò è visibilmente amareggiato: «Il Comitato Paralimpico e quello Olimpico hanno chiesto un incontro alla sindaca Raggi prima della manifestazione olimpica di Rio a luglio, poi non siamo riusciti perché c'erano altri impegni da parte loro. Allora abbiamo chiesto un incontro dopo le Olimpiadi e prima dell'inizio delle Paralimpiadi ad agosto e l'amministrazione non ha trovato ancora il tempo di incontrarci. A questo punto al ritorno di Luca Pancalli dalle Paralimpiadi abbiamo chiesto un nuovo incontro. Tutto questo è facilmente documentato e documentabile da infiniti sms con il vicesindaco Frongia con lettere ufficiali e protocollate. Ieri dietro un sollecito di questo incontro c'è stato risposto che al momento era meglio organizzare un incontro tecnico al quale abbiamo dato immediata disponibilità e dera fissato ieri alle 19 al Campidoglio. Questo appuntamento si è protratto fino alle 23 dove sono stati sviscerati molti punti del dossier. Sono stati fatti giustamente e legittimamente infinite precisazioni su alcuni aspetti del dossier che fino ad ora nessuno aveva mai sottoposto al Comitato stesso. contestualmente la parte dell'ufficio della sindaca è stato chiesto un incontro istituzionale oggi alle 14 con il sottoscritto e Pancalli che rappresenta il movimento Paralimpico. Io ho delle giornate complicate e oggi ho letteralmente smontato la mia agenda per il rispetto che avevo nei confronti di questo appuntamento con la sindaca. Quello che è stato curioso è che dopo questo la sindaca ha organizzato la conferenza stampa solo un'ora dopo il nostro incontro. Ci hanno fatto accomodare nel salottino del sindaco, c'era il suo portavoce e abbiamo cominciato a parlare del più e del meno. Intorno alle 14.50 ho chiesto notizie della sindaca e mi hanno detto che stava arrivando. Intorno alle 15 ho richiesto notizie della sindaca che mi hanno detto che stava arrivando. Diciamo che abbiamo visto le agenzie che la sindaca è uscita intorno alle 13.15 dall'ufficio di Del Rio. Dopo 37 minuti e considerando che mancavano 28 minuti alla conferenza stampa, pensavamo di meritare più rispetto. Noi non apparteniamo a nessun partito politico, siamo e dobbiamo rimanere laici, trasversali e indipendenti. Non vogliamo essere strumentalizzati».

IL SINDACO RAGGI: «DIRE SI' SAREBBE DA IRRESPONSABILE»

MESSAGGIO ALLA RAGGI E WIKIPEDIA - «Do un consiglio a Virginia Raggi: è meglio se non presenta la mozione di cui ha parlato. Si può trovare su Wikipedia, è presa tale e quale, e parla di città ritirate che non si sono mai presentate... A differenza di altri, io so bene di quello che parlo quando si parla di Olimpiadi. Bisogna sapere prima di cosa si parla. Amburgo non è mai stata candidata. E' imbarazzante, non parlate di cose che non conoscete. Purtroppo Wikipidia non è aggiornata come gli uomini di sport sanno bene. Roma 2024 era l'occasione per dimostrare che c'era la possibilità di sistemare quelle cose che tutti sanno non c'è possibilità di risolvere senza un progetto come quello della candidatura olimpica», ha aggiunto.

OLIMPIADI DEL 1960 - Malagò risponde poi al sindaco sui costi delle Olimpiadi del 1960: «Sul debito delle Olimpiadi '60 sono state dette falsità, bugie per populismo. Ho sentito parlare di 2 miliardi di debito: quando la cifra uscì, settimane fa, interpellai il commissario al debito del Comune. Conservo agli atti la sua mail: era il debito commerciale complessivo, gli espropri di Roma '60 erano solo una minima parte».

ATTO FORMALE - Ora la palla passa all'Assemblea Capitolina, che dovrà votare il ritiro della candidatura: «Ora andiamo avanti, fino all'atto formale: Comune e Giunta si assumeranno la responsabilità della delibera che dà discontinuità alle precedenti decisioni. Però do un vantaggio alla Raggi: ritiri i riferimenti alle città che si sono ritirate, su quelle Wikipedia non è aggiornata».


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