Rio 2016, Magnini: «Noi fuori e i russi avanti, che roba...»

Lo sprinter azzurro: «Non dovevano essere qui, ma la gente ha capito»
Rio 2016, Magnini: «Noi fuori e i russi avanti, che roba...»© AP
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RIO DE JANEIRO (Brasile) - «Dispiace per quei pochi centesimi che non hanno qualificato le staffette. In entrambe le occasioni la Russia ci è davanti. Forse non dovrebbero essere qui». L'olimpiade di Filippo Magnini, 34enne storico capitano della nazionale di nuoto, è durata 49"40, poco in assoluto ma davvero troppo per qualificarsi alle semifinali dei 100 metri ai Giochi di Rio, distanza su cui in passato è stato per due volte campione del mondo. E l'azzurro, eliminato, non nasconde l'amarezza mista a rabbia per la presenza dei russi squalificati e poi ripescati per la vicenda doping. «Tanto polverone, poi eccoli in acqua a cambiare classifiche, carriere - sottolinea lo sprinter azzurro - C'è amarezza per la gestione della situazione. Fa piacere che il pubblico, gli sportivi e i media si schierino a difesa dello sport pulito».

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