Ruby-ter, le olgettine a Berlusconi: «Ci servono i soldi»

Spunta una registrazione del 2013 con Alessandra Sorcinelli e Barbara Guerra: «Vi ho dato 160mila euro». «Ci prendi in giro»
Ruby-ter, le olgettine a Berlusconi: «Ci servono i soldi»© OLYCOM
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ROMA - Una sorta di bancomat umano, piuttosto intimidito e accondiscendente. E' questo il ritratto di Silvio Berlusconi che esce fuori dalla registrazione di una telefonata del 20 giugno 2013 intercettata dalla polizia giudiziaria su delega dei magistrati milanesi. Da una parte del telefono lui, il presidente del Milan e leader di Forza Italia, dall'altra le due olgettine Alessandra Sorcinelli e Barbara Guerra. Nell'ambito dell’inchiesta Ruby-ter spunta dunque questa emblematica telefonata con dialoghi imbarazzanti che testimoniano quanto Berlusconi fosse assediato da ragazze avide di denaro e pronte a richiderlo con morbosa insistenza.

Ecco il contenuto dell'intercettazione pubblicata dal Corriere della Sera e Repubblica. Argomento: Giuseppe Spinelli (ragioniere di fiducia dell'allora premier) si sta negando alle ragazze, che da lui aspettano invece soldi con urgenza. 
Sorcinelli (S): «Perché Redaelli (Ivo, proprietario della villa da 800mila euro dove le due vivono a Bernareggio, ndr) mi ha detto che non lo devo chiamare, anche alla Barbara.. ».
Berlusconi (B): «Dunque, sta’ a sentire.. Intanto ho firmato per Redaelli un visto di 160mila euro per gli arredi della casa di Barbara!».
S: «No! Ma cosa stai dicendo..».
Guerra (G): «Non è casa mia quella! ».
B: «Io adesso gli ho dato il benestare per darvi.. perché, i soldi per andare in America!».
S: «E invece Spinelli (Giuseppe, incaricato dei pagamenti alle ragazze, ndr ) dice di no!».
B: «Ma come no!!».
S: «Si! Ancora ad oggi!».
B: «Lo chiamo, lo chiamo subito!».
G: «Silvio! Io sono stanca di essere presa per il culo! Sono Barbara! Scusami il termine! Adesso sono veramente stanca!».
B: «Ho fatto un assegno ieri di 160mila euro per pagare i mobili della casa..».
G: «Ascolta, non è casa mia quella! Silvio! Sono in mezzo a una strada ancora!! Dopo quattro anni di merda!! Ancora!! Ma stiamo scherzando?! Basta eh?».
B: «Come stiamo scherzando?».
G: «Basta ad essere presa per il culo, sono stanca! Stanca, stanca! Ogni anno stiamo dentro cosi! Basta!!».
B: «Guarda che io non capisco niente, perché..».
G: «No, capisci bene, capisci, invece! Capisci bene Silvio! Io le cose..».
B: «Non capisco le parole, parla più piano..». Cade la linea. Ma subito dopo, le ragazze richiamano e registrano di nuovo tutto.

B: «Vabbè, allora adesso fai così, chiamami ancora stasera, per vedere se facciamo la cosa o se dovete andare da Spinelli, va bene?».
S: «Va bene».
B: «Che domani mattina..».
S: «Perché guarda... noi arriviamo al punto di esasperazione perché Spinelli e Redaelli sono.. non sanno comunicare! Cioè noi con te, tu ci dici una cosa, ci dai l’ok..». (...)
B: «Ma non potete aspettare che ci vediamo da me, sabato, per esempio alle tre del pomeriggio ad Arcore».
S: «No! Perché abbiamo bisogno.. Noi veniamo anche sabato, ma abbiamo bisogno... SILVIO, di questi soldi per bloccare le cose!».
B: «Va bene, oggi però è giovedì, c’è solo un giorno in mezzo! Ci vediamo sabato ad Arcore, magari anche di mattina se preferite!».
G: «Si! Ancora per raccontarci barzellette no!?!?».
 
B: «Eh?».
S: «La mattina presto ad Arcore, poi se, poi se tu.. comunque, dicono che non ti fai trovare.. che non ci sei mai..».
B: «Ma no, io sono adesso.. sono già.. ho gia deciso di essere ad Arcore, sabato. Quindi, posso fissare l’appuntamento, devo andare via nel pomeriggio. Fino alle quattro sono ad Arcore ».
S: «Ma il sabato però Spinelli non c’è! Quindi siamo punto e a capo!».
B: «No, faccio venire anche lui».
S: «Guarda che noi veramente siamo.. scusaci il termine ma siamo nella merda, questa volta.. non possiamo fare nulla.. non possiamo neanche prelevare dai nostri conti, Silvio, siamo in queste condizioni!».
G: «Dopo tutta ‘sta merda, guarda, dopo tutta ‘sta merda..».
B: «Va bene, allora cosa faccio?».
S: «Se puoi chiama subito Spinelli, noi torniamo o stasera o domani da lui. Così già possiamo andare in agenzia, già possiamo prendere i voli, l’hotel, tutte le cose, e avere i soldi anche per vivere».
B: «Va bene, allora chiamo oggi pomeriggio Spinelli».
S: «E gli dici del bonifico? Cinquanta e cinquanta?».
B: «Va bene».
 


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