Riparte Gazebo: 10 cose da sapere su Diego Bianchi

E' cominciata ieri sera la quarta stagione del programma gioiello della seconda serata di Rai 3. Ecco le cose da sapere sul conduttore diventato una star sui social e non solo
Riparte Gazebo: 10 cose da sapere su Diego Bianchi© ANSA
Simone Zizzari
6 min

ROMA - Gazebo è ripartito per la quarta volta. La seconda serata di Rai3 torna a riempirsi di un contenitore che mancava, un mix intelligente di reportage, musica e internet. Alla conduzione Diego Bianchi, il volto e il protagonista di questo programma sempre più maturo e in crescita sia sotto il profilo dei contenuti che degli ascolti. Al fianco del conduttore romano e romanista Makkox alla 'consolle' delle vignette, Mirko "Missouri 4" con il suo "renzometro", l'opinionista Marco Damilano e una band di musicisti di alto livello capaci di dar vita al rock, al blues e al soul. Ieri la prima puntata ha raccontato il drammatico tema dei migranti, con un reportage a Rozsko lungo il confine tra Ungheria e Serbia.

Ecco dieci cose che probabilmente non sapete di Diego Bianchi:

1) Perchè Zoro?

La 'Z di Zoro', praticamente uno Zorro romano. L'idea nacque molti anni fa quando Diego decise di crearsi un blog personale sulla piattaforma Excite, il portale per il quale ha lavorato fino a otto anni fa.

2) Primi esperimenti sul web

Diego prima di diventare il personaggio pubblico che è oggi è stato un influencer sul web, ovvero un blogger molto seguito che riusciva a calamitare su di sè l'attenzione di tantissimi utenti. I suoi esperiementi multimediali erano all'avanguardia. Da TVB (Tele video blog, primo rudimentale esperimento di video sul web nato nell'era pre YouTube) a Carbonara Sushi, piattaforma di design molto cara a Diego e ripresa pure nel suo ultimo film "Arance e Martello" (era la stazione radiofonica dalla quale si raccontavano le vicende del mercato rionale in subbuglio). Senza dimenticare la web radio assolutamente sperimentale che Zoro realizzò durante i Mondiali in Corea e Giappone nel 2002. 

3) Grande Fratello Blog

Prima di Gazebo, prima di Tolleranza Zoro, Diego Bianchi è stato per quattro edizioni il 'blogger ufficiale' del Grande Fratello. I suoi racconti (diventati poi video solo nell'ultima fase delle sue cronache) hanno conquistato l'attenzione di tantissimi utenti fra i quali anche Marco Liorni (inviato storico delle prime sette edizioni) che lo invitò anche fra il pubblico fuori dalla casa in diretta tv.

4) Orzo e fondazione Daje

Nell'ultimo periodo in Excite, azienda nella quale ricopriva il suolo di responsabile dei contenuti, Diego ha curato un programma di buon successo dal titolo Orzo. Le sue interviste in web streaming ai più importanti rappresentanti della politica italiana sono state riprese dai principali media italiani. Parallelamente lanciò una sorta di movimento simil politico per smuovere le coscienze dei votanti Pd. Esperimento, però, che non durò a lungo. 

5) Tolleranza Zoro, Parla con lei e self made man

Uno dei pregi migliori di Diego Bianchi è quello di essersi fatto un nome senza alcuna corsia preferenziale ma solo grazie al suo straordinario talento. Balzato agli onori della cronaca grazie ai suoi racconti del Grande Fratello, Diego cominciò a ricevere richieste di interviste da molte riviste e quotidiani (la prima fu Vanity Fair nella quale Diego viene immortalato con una Barbie sulla spalla, uno dei simboli delle sue cronache). Le storie che raccontava attraverso il suo blog il giorno dopo la messa in onda della puntata del Grande Fratello erano diventate un appuntamento fisso per tutti gli internauti. Dopo aver smesso di occuparsi di Gf, passò nel 2007 a parlare di politica attraverso dei video pubblicato su Youtube che chiamò Tolleranza Zoro. Il taglio ironico dei filmati e la loro genialità non passarono inosservati ai principali media tradizionali: Mentana lo invitò a La7, la Dandini gli chiese una collaborazione con "Parla con me" tanto che i video di Diego si ritagliarono uno spazio fisso settimanale in trasmissione.

6) Kansas City

E' stata un'altra delle creazioni di Zoro assieme allo scrittore Simone Conte. Realizzato inizialmente come pagina anonima su Facebook, i racconti delle gesta della Roma di Luis Enrique hanno conquistato in breve tempo un successo nazionale tanto da essere poi diventate un libro. Dopo circa due stagioni il progetto è andato via via scemando a causa dei numerosi impegni dei due autori, entrambi impegnati proprio in Rai con Gazebo.

7) Arance e Martello

E' il primo film che ha visto Diego alla regia. E' del 2014 ed è stato presentato in anteprima come "Evento speciale fuori concorso" nella sezione "Settimana della Critica" della 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Fra i suoi primi spettatori c'è stato anche l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

8) Romanista vero

Praticamente nato in Curva Sud, Diego viene da una famiglia di tifosi romanisti. Grande fan di Damiano Tommasi, a cui dedicò anche un Forum chiamato 'Anima Candida' (il soprannome dell'ex centrocampista giallorosso), Diego non si è mai perso neanche una partita della Roma. Tottiano fino al midollo, è diventato recentemente grande amico di Daniele De Rossi (che ha partecipato anche con un cameo ad alcuni video di Tolleranza Zoro) che rivelò a lui per primo il rinnovo con il club giallorosso nel 2012.

9) Umiltà

E' una delle caratteristiche di Diego. Nonostante la fama e il successo ottenuto negli anni, Diego non ha mai perso la sua umiltà di fondo. Sempre gentile e disponibile con tutti, non ha mai ceduto al fascino tentatore della star.

10) Musicista

Scrittore, presentatore, autore, regista. E anche, soprattutto, musicista. La prima e forse più forte passione di Diego è senza dubbio la musica. Grande percussionista, il conduttore di Gazebo suona da moltissimi anni in un gruppo originario di Sora, l'Original Slammer Band, che fa da colonna sonora ai suoi programmi. Tanti anche gli esperimenti successivi con l'Orchestraccia e Trinità, gruppi paralleli con i quali Diego si è esibito in alcune date.


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