Carlo Vanzina e Paola Minaccioni: «Vi raccontiamo la nostra Miami Beach»

Il regista e la protagonista del film in tutti i cinema italiani dal 1 giugno ci raccontano le loro passioni per il grande schermo e per la Roma, secondo grande amore di Vanzina: «E' stata una stagione incredibile. Totti? Fa benissimo a continuare a giocare»
Carlo Vanzina e Paola Minaccioni: «Vi raccontiamo la nostra Miami Beach»
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ROMA - 40 anni di carriera e non sentirli. Carlo Vanzina è venuto a trovarci nella redazione del Corriere dello Sport.it per presentare assieme a Paola Minaccioni il nuovo film uscito il primo giugno in tutti i cinema italiani "Miami Beach" e per festeggiare un anniversario speciale, quarant'anni di carriera: «Ma non lo diciamo troppo in giro», ha detto sorridendo il regista principe della commedia italiana sul grande schermo assieme al fratello Enrico. «Miami Beach è un film divertente che racconta questo desiderio tutto italiano di trasferirsi in America per cercare di migliorare la propria vita». La location è un college americano dove un gruppo di giovani italiani andranno a lavorare, «è come se portassimo il cinema italiano dall'altra parte del mondo, sul set di una comedy alla 'American Pie' per intenderci». 

Ovviamente il discorso vira sul calcio e in particolare su tutti quegli ex giocatori che hanno deciso di andare a vivere o a lavorare a Miami: «Vieri, Maldini e Nesta sono l'esempio classico degli italiani che in America trovano il loro habitat ideale. L'idea iniziale di questo film infatti girava attorno ad un calciatore che andava a vivere a Miami in anominato e poi veniva circuito da una ragazza che in realtà voleva solo raggirarlo. L'Italia è in popolo di bagnini e Miami è quindi la nostra patria», ha detto Vanzina. La Minaccioni incalza: «Ho incontarto Vieri in spiaggia ma devo dirti che io a Miami non mi ci trasferirei mai».

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Si è parlato anche di Roma, la seconda grande passione di Carlo Vanzina: «Questa è stata un'annata con continui colpi di scena, Spalletti ha trasformato la squadra ma all'inizio della stagione anche Garcia non aveva fatto male. Totti? Unico, ho il piacere di conoscerlo e so quanto è generoso e buono. Conservo ancora un sms che mi mandò dopo la doppietta incredibile fatta contro il Torino». La Minaccioni  invece è una 'curvaiola' mancata: «Mio padre è stato massaggiatore della Roma per tantissimi anni ma io non ho mai ereditato la sua passione per i colori giallorossi. Però ho un compagno napoletano e quindi a casa mia si vede solo la squadra di Sarri. A proposito, faccio i complimenti ad Higuain, giocatore unico», ci ha raccontato l'attrice romana.

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