Serie A Donadoni studia un nuovo Bologna

Il 4-3-3 non assicura le garanzie di prima: Verdi come Giaccherini, ma senza di lui tutto diventa più complicato
Serie A Donadoni studia un nuovo Bologna© ANSA
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BOLOGNA - Finora il Bologna ha giocato 11/12 partite con il 4-3-3 classico, anche se in un paio di occasioni il centravanti vero non c’era e Donadoni ha schierato Verdi "falso nueve". Il modulo è stato impiegato anche nella passata stagione; e nelle occasioni in cui il tecnico ha dovuto variare, i risultati non l’hanno ripagato. Non sarà questo a frenare Donadoni, che con il suo staff studia settimanalmente possibili variazioni per rendere migliore il gioco della squadra. Domenica sera all’Olimpico, per esempio, il Bologna è sceso in campo con un 4-1-4-1. Non ha funzionato, ma è un primo tentativo. Altri seguiranno.

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ALTRE VIE - Ad esempio il 4-2-3-1: il problema vero è che per almeno tre mesi Donadoni dovrà fare a meno di Verdi, che è stato per Donadoni quello che Giaccherini era stato nella passata stagione: il giocatore capace di unire le due fasi di gioco, il pendolo tra centrocampo e attacco. L'elemento che con i suoi movimenti ad accentrarsi manda in tilt le difese avversarie e l’uomo-gol (era arrivato a 4 reti prima dell'infortunio). Senza Verdi, il Bologna perde l’uomo che gli dà equilibrio. E quindi, al di là dei moduli, anche le certezze del 4-3-3 si incrinano. Per questo Donadoni studia soluzioni alternative.

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