Serie A Bologna, senza Di Francesco tocca a Okwonkwo e Krejci

Il nigeriano favorito sul ceco. Difficilmente i rossoblù torneranno sul mercato
Serie A Bologna, senza Di Francesco tocca a Okwonkwo e Krejci© LaPresse
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BOLOGNA - Per un paio di mesi Federico Di Francesco sarà out dalle soluzioni offensive del Bologna di Donadoni. Lesione del collaterale sinistro, dicono gli esami per l'esterno d'attacco che nelle sue giornate migliori aveva dato il giusto equilibrio ai meccanismi di gioco della squadra rossoblù. E ora ci si interroga sul da farsi: ci si arrangia con quello che si ha, mentre è più complicato, anche se non impossibile, pensare a un intervento sul mercato a gennaio.

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LE SOLUZIONI - Il 4-3-3 di Donadoni si appoggiava su Verdi da una parte e Di Francesco dall'altra. Per la seconda corsia ci sono tre possibilità. La prima, nel caso si mantenga il 4-3-3, prevede il lancio di Krejci e Okwonkwo. Altrimenti, ed è la seconda possibilità, ci sarebbe il cambio di modulo: 4-3-1-2 con Verdi trequartista e coppia d'attacco Palacio-Destro, col secondo chiamato a dare un segnale forte. Infine: 4-2-3-1 con Palacio a sinistra, Verdi a destra, Falletti sulla trequarti e una punta (Destro o Petkovic). Tutte soluzioni a tempo, in attesa che Di Francesco torni a disposizione: dovrebbe accadere dopo la sosta invernale di metà gennaio, all'incirca il 21 gennaio per Bologna-Benevento. Intanto Donadoni proverà il lancio di chi darà più garanzie tra Okwonkwo e Krejci. Per ora è favorito il nigeriano, che quando è stato chiamato in causa ha fatto la sua parte. Krejcì, invece, sin qui, ha mostrato una preoccupante involuzione rispetto alle ottime cose viste per un paio di mesi nella scorsa stagione. 

CALCIOMERCATO
 
IL MERCATO - Ma se Okwonkwo e Krejcì non dovessero convincere, il Bologna tornerebbe sul mercato? Probabilmente no, per una serie di motivi. Il primo è che non rientra nella filosofia di Saputo, mentre Di Francesco tornerà a disposizione proprio a gennaio e infine perché molto dipenderà dagli obiettivi: come arriverà il Bologna all'inizio del 2018 non è ancora possibile immaginarlo.


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