© FOTO SCHICCHISASSUOLO - La vulnerabilità del Sassuolo sta tutta nel segnare con il contagocce rispetto al gioco che produce. Sono impietosi i numeri dell'attacco neroverde che è il peggiore del campionato italiano e d'Europa. Ironia della sorte, domenica prossima è attesa al Mapei Stadium la Lazio di Ciro Immobile che da solo ha realizzato 7 reti più dell'intera formazione emiliana. Non funzionano le cose come Iachini vorrebbe nonostante da un lato il modulo 4-3-3, considerato l'ideale per esaltare la vena offensiva, e dall'altro il potenziale che in questo momento ha il freno tirato tra Berardi, Matri, Politano, Ragusa e un primo segnale dal rinforzo di gennaio Babacar che a Bologna si è sbloccato. Mancano concretezza, scaltrezza e lucidità. Iachini si porta dietro proprio i rimpianti, con una posizione che non si discute perché la società ne apprezza il lavoro, il martellamento costante per far migliorare la squadra. Resta il bilancio delle sue prime 5 partite con 10 punti, a fronte dei problemi aperti dopo la sosta, specie in pieno mercato, e 7 giornate senza successi con 4 ko.
STAGE PER CUNSOLO - Uno stage per il centrocampista Filippo Cunsolo, 29 anni, al centro della storia rivelata da La 7 nel programma “Non è l'Arena” con Massimo Giletti attraverso l'inchiesta “Vuoi giocare? Paga” di Luca Sgarbi sulle sponsorizzazioni chieste dai procuratori ai giocatori per entrare in una squadra. L'ad Giovanni Carnevali ha parlato con Giletti annunciandogli l'intenzione del Sassuolo di coinvolgere il ragazzo dopo il tentativo di estorsione da parte di un procuratore registrato da una telecamera nascosta. «Conoscevamo questa storia e abbiamo pensato di dare una chance a Cunsolo», ha detto Carnevali. Il centrocampista ha vinto uno scudetto Berretti con l'Atalanta per poi giocare in Serie C tra Lanciano, Giulianova e Brindisi prima di fare esperienze all'estero in Svizzeria, Romania, Malta e Grecia.