© Getty ImagesSASSUOLO - La mazzata s'è sentita, pur se la classifica resta bellissima e al Sassuolo se ne sono già fatti una ragione dei quattro ceffoni rimediati dal Milan. C'è qualcosa di buono anche dopo una pesante quaterna secca rossonera sulla ruota del Mapei Stadium, come il fatto che la partenza sia la migliore nei sei anni di Serie A vantando i tredici punti in sette giornate ben lontani dai quattro della stagione scorsa. Restano anche i quindici gol segnati, senza andare mai in bianco, dietro la sola Juve. Ma un problema c'è. Ci sono le dodici reti subite che relegano i neroverdi a terza peggior difesa del campionato. De Zerbi ha ammesso che c'è da lavorare in particolare sulla tenuta difensiva, facendone una questione di meccanismi, atteggiamento, applicazione collettiva ed episodi, sino a far notare ai suoi che non si possono segnare tre-quattro gol per vincere o non perdere. Vuole ripartire dalle certezze De Zerbi, che puntando su Napoli dovrà lavorare particolarmente sugli equilibri per contenere la forza d'urto dell'attacco azzurro. Mai come in questa settimana il lavoro riguarderà la solidità con la volontà di trovare i migliori equilibri per non esporsi alla rabbia di Ancelotti dopo la sconfitta con polemiche a Torino e per cercare di fare un'altra sorpresa. Assorbire in fretta la sconfitta con il Milan sarà un obbligo dopo l'analisi e il confronto che il tecnico avrà ripetutamente con il suo gruppo che tiene unito valorizzandone lo spirito, le qualità e la disponibilità al lavoro. Non è il tempo dei processi. Se ci sarà da tirare le orecchie, De Zerbi lo farà a porte chiuse come gli allenamenti.