Jannik Sinner, ma non solo. Il tennis italiano sta vivendo un momento magico, tra risultati eccezionali (in campo) e passione crescente (fuori dal campo) degli appassionati. Si sente la magia nell’aria, come fu dopo la vittoria in Coppa Davis del 1976. Il quintetto campione del mondo (Sinner, Arnaldi, Sonego, Musetti, Bolelli), accompagnato dal rientrante Matteo Berrettini e dal mai domo Fabio Fognini, è un grande traino emozionale per i tifosi ma anche e soprattutto per i giovani professionisti che stanno provando a emergere nel tennis mondiale. Le nostre classi 2001, 2002 e 2003 stanno provando a farsi largo tra tornei Challenger e primi eventi ATP inseguendo un obiettivo chiaro e dichiarato: l’approdo tra i primi 100 della classifica mondiale. Qualcuno ci è già praticamente riuscito (Flavio Cobolli), mentre altri sono davvero vicinissimi all’obiettivo (Luca Nardi, Giulio Zeppieri e Luciano Darderi); alcuni invece hanno attraversato qualche periodo di difficoltà psico-fisica ma sono pronti a spiccare il volo nel 2024. Sono 20, complessivamente, i tennisti italiani tra la posizione 101 e 250; tra loro sono ben 8 i ragazzi nati nel nuovo millennio. Emulare Jannik Sinner è (quasi) impossibile, ma provare a imitarne professionalità, ambizione e voglia di vincere deve rappresentare il punto di partenza per la costruzione di un giocatore di successo.
Flavio Cobolli n.101
Figlio d'arte, ha scalato 70 posizioni
Nato a Firenze (ma romano a tutti gli effetti) il 6 maggio 2022, “Cobo” è figlio d’arte. Il papà Stefano è stato n.236 ATP e oggi guida un ambizioso team del quale fa parte anche l’ex professionista Matteo Fago. La stagione 2023 ha rappresentato il primo trampolino di lancio per Cobolli, che da aprile in poi ha ingranato la marcia giusta scalando ben 70 posizioni. Nel corso dell’anno è riuscito ad approdare al n.95 del mondo. Flavio sa fare tutto ed è un giocatore tecnicamente molto completo: dritto e rovescio sono di ottimo livello, mentre il servizio (un tempo tallone d’achille) è migliorato tantissimo così come la potenza dei colpi. Ha buona mano (vedasi alla voce smorzata) e si disimpegna ottimamente nei pressi della rete. Durante la pre-season ha passato un’intensa e produttiva settimana alla Ferrero Tennis Academy dividendo il campo con Carlos Alcaraz. A fine 2023 ha partecipato alle Next Gen ATP Finals.