Non era una semplice indisposizione (“illness”) quella che pochi giorni fa costrinse Matteo Berrettini al ritiro dal match di esibizione contro Dominic Thiem al Kooyong Classic. L’azzurro infatti, atteso dall’esordio agli Australian Open contro il greco Stefanos Tsitsipas, è stato nuovamente costretto a dare forfait a causa - si legge nella motivazione inoltrata agli ufficiali di gara e diffusa dai social network del torneo - di «un infortunio al piede destro». Al suo posto scenderà in campo il “lucky loser” belga Zizou Bergs. A stretto giro dalla comunicazione del suo ritiro, lo staff dell’azzurro ha diramato un ulteriore comunicato, teso a chiarirne i motivi: «Il team medico che affianca Matteo Berrettini ha deciso il suo ritiro dagli Australian Open per non mettere a rischio il resto della stagione. Matteo si è allenato molto intensamente negli ultimi mesi e ha voluto partire per l’Australia per poter aspettare fino all’ultimo momento prima di prendere una decisione definitiva». Nota irrobustita poco dopo dalle dichiarazioni del suo manager, Richard Evans: «Matteo ha in programma di disputare una stagione lunga quest’anno, con molti tornei. Gareggiare ora, quando non è al massimo, sarebbe rischioso».