La scelta, e l'amore per Totti e la Roma
Solo nel 2016, a 14 anni, ha scelto il tennis, ma sempre tenendo vivo il suo amore per i colori giallorossi. Fin da quando era bambino dormiva con il poster di Totti in camera e la sua esultanza dopo la vittoria storica con Jarry ha ricordato molto quella dell’ex capitano della Roma. Del resto Cobolli non è nuovo a questo tipo di esultanze: in passato ha fatto la Dybala Mask ed è andato a prendersi dei trofei con la sciarpa della Roma.
Numero 100 nel ranking Atp, per un solo posto non è entrato nel tabellone principale ma alle qualificazioni ha sempre vinto senza concedere nemmeno un set. “I primi regali che ricevetti - racconta lui stesso nel libro ‘Lemon Bowl, storie di vita e di tennis’ - furono una racchettina e la maglia di Francesco Totti. A 3 anni iniziai tennis, a 5 calcio. Inizialmente preferivo il pallone, poi quando fu necessaria una scelta di cuore mi resi conto che giocando a calcio non provavo emozioni forti come a tennis. Diedi un grosso dispiacere a Bruno Conti. Lui mi disse che ero bravo e che avrei potuto fare un’ottima carriera, arrivò persino a propormi di allenarmi un paio di volte a settimana senza tesserarmi, convinto che alla fine avrei scelto il calcio. Accettai questo compromesso, ma poi non ci fu verso: volevo dedicarmi al tennis a tempo pieno". In un'intervista per il canale ufficiale della Roma nel 2020, Cobolli racconta: "Sono stato 5 anni qui alla Roma e mi ricordo tutte le partite, gli assist e i gol, emozioni uniche. L'ultimo anno dovevo fare per forza una scelta: Bruno Conti mi ha aiutato e mi ha detto che dovevo stare tranquillo, e sono contento".