L'Australian Open è cominciato benissimo per Jannik Sinner, qualificatosi in scioltezza al terzo turno dopo avere sconfitto in sequenza i due olandesi Botic van de Zandschup e Jesper De Jong. Ma a conquistare il pubblico di Melbourne sono stati due gesti perfettamente in linea con lo stile del campione italiano. Il primo, Sinner l'ha compiuto quando De Jong ha servito nonostante in tribuna trillasse il cellulare di uno spettatore che non conosce l'educazione. Al che, Jannik ha chiesto all'avversario: "Vuoi ripetere la prima?"; De Jong, piacevolmente sorpreso, ha comunque declinato. Nella successiva circostanza, al termine di uno scambio spettacolare che l'ha visto soccombere, l'olandese è scivolato e ha perso la racchetta: subito, Sinner è andato da lui e gliel'ha raccolta, fra gli applausi scroscianti del pubblico, che ha molto apprezzato anche le battute pronunciate a fine gara: "De Jong è un giocatore giovane e bravo, gli auguro il meglio. Grazie per il sostegno significa tanto per me. Paura di nessuno, ma rispetto per tutti. Sono molto magro, magari non si vede, ma faccio molta palestra. Il mio sogno è di avere un fisico da baywatch, ma va bene anche così". La fenomenologia sinneriana si è arricchita di nuovi episodi che ne hanno ulteriormente accresciuto il consenso nell'Arena intitolata a Rod Laver. Dal suo fair play, evidentemente Sinner ha tratto ispirazione. Un giorno, il Gigante del tennis confidò: "La cosa più maleducata che ho detto ad un arbitro è stata: “Sei sicuro?”.