Sinner, quanta passione a Torino: “C’è tensione, ma sto bene”

Per il tennista azzurro una giornata intensa in mezzo alla folla: “Giocherò sfruttando l’energia che arriva dal pubblico”
Sinner, quanta passione a Torino: “C’è tensione, ma sto bene”© ANSA
Ronald Giammò
4 min

TORINO - Sceneggiatura in tre atti in attesa del debutto di domani. Per ora le Nitto ATP Finals sono per Sinner un bagno di folla: che lo cerca e lo acclama, i ragazzi in fila per un autografo, un selfie o una partita improvvisata. Ieri giornata laboriosa per Jannik che si chiuderà oggi con l’allenamento alle 13 con Federico Gaio. Al mattino, ieri, invece c’è stata una sessione al fianco di Andrey Rublev con circa duecento bambini ad applaudirlo sugli spalti e ricompensati con sorrisi e lancio finale di palline in tribuna, poi nel pomeriggio in centro per un evento Nike che lo ha visto protagonista insieme con Carlos Alcaraz e che ha mandato letteralmente in tilt la circolazione locale con via Roma invasa di tifosi aggrappati fin in cima alle colonne dei portici. Chiusura con la conferenza stampa ufficiale di presentazione del torneo nella cornice di Palazzo Reale, rivestito per l’occasione di un "blu carpet" che tra arazzi, dipinti, marmi e scalinate, ha portato gli otto finalisti a riflettere sul loro ultimo e imminente evento della stagione.

Sinner, un bagno di folla

«Sono molto contento di essere qui, è la prima volta che mi qualifico ufficialmente per le Atp Finals e sono contento di essere qui con tutti questi miei colleghi - ha esordito Sinner, seduto di fianco a Novak Djokovic e Stefanos Tsitsipas, con Holger Rune a chiudere il gruppo - è bello svolgere queste attività extra campo, ma alla fine è stata una preparazione come tutte le altre, ovvio con un pizzico in più di tensione, ma sono soddisfatto». Normale, trattandosi pur sempre di un esordio (le due partite giocate da riserva due anni fa sono ormai un lontano ricordo) in un torneo "strano", ha dichiarato Sinner, «dove puoi anche perdere una partita ma restare in corsa per la vittoria finale. Sono felice di poter affrontare questi tre rivali, e cercare di trovare una soluzione per ogni partita sarà una motivazione in più». Ma non ci sono solo i risultati ottenuti in questa stagione a dar sicurezza all’azzurro, che ha sottolineato come sia arrivato all’appuntamento «con una buona condizione mentale, giocando bene le ultime settimane indoor», non trascurando poi il fatto di giocare in casa, in Italia, condizione che gli permetterà di «provare a sfruttare anche l’energia del pubblico». Da qui la sfida lanciata a viso aperto, ai suoi rivali e a sé stesso, «perché sono giovane ma anche curioso di scoprire ciò di cui sono capace, e col mio team cerchiamo tutti di fare del nostro meglio per trovare le soluzioni migliori».

Sinner, un fun club speciale

Infine un ringraziamento speciale Sinner lo ha voluto rivolgere ai Carota Boys, suo aficionado gruppo di tifosi che in mattinata gli aveva fatto pervenire via social media un originale in bocca al lupo: «Sono più famosi loro di quanto lo sia io - ha scherzato il n.4 del mondo - non li conosco ancora così bene, so come si chiamano ma mi confondo ancora con i loro nomi. Hanno dei costumi molto buffi, ma è bello avere un fan club così dedicato. L’ho visto crescere, e mi hanno inviato il loro in bocca al lupo non solo per questo torneo ma anche per il futuro e di questo li ringrazio». Parole, impegni, fatiche e fiducia. Adesso non resta altro che giocare.


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