ROMA-La Sala Tevere alla presidenza della Regione Lazio ha ospitato stamattina la V edizione del Premio CONI Lazio, dedicato alle eccellenze sportive del 2017. Diciotto i premiati tra atleti, tecnici, dirigenti e società sportive.
Fra i riconoscimenti consegnati dal presidente del Presidente del Coni Lazio Riccardo Viola la pallavolo, rappresentata dal Presidente Regionale Andrea Burlandi, la pallavolo ne ha avuti di due, entrambi di grandissima rilevanza.
Premiata come miglior società sportiva dell’anno 2017 la Scarabeo GCF Roma per la vittoria della Coppa Italia e per lo splendido cammino nel campionato in questo campionato e nel precedente. A ritirare il premio i massimi dirigenti della società Maria Luisa Agostinelli, Francesco Santini e Paolo Mecucci.
« Dopo la vittoria della Coppa Italia al PalaFlorio di Bari che ha segnato un momento di svolta per la nostra società, è arrivato un ulteriore riconoscimento da parte delle istituzioni a conferma del grande lavoro svolto in questi anni”, ha commentato a margine della premiazione un entusiasta Francesco Santini, team manager di Roma. “Siamo particolarmente soddisfatti di essere giunti ai Play Off Promozione e di giocarci un posto nella massima serie: domani i nostri ragazzi torneranno di nuovo in campo per Gara 3 contro Gioia Del Colle. Sappiamo che sarà una battaglia molto dura, l’augurio è di poter contare ancora una volta sull’apporto dei tifosi, in particolar modo dei nostri supporter dell’Armata Rossoblù, per sostenere i ragazzi in campo e conquistare una vittoria che ci porterebbe a giocare la semifinale, di nuovo al PalaTiziano, contro l’Emma Villas Siena ».
Il premio del “Ricordo” è andato alla memoria di Giorgio D’Arpino, uomo di sport a tutto tondo, storico presidente della Lazio Pallavolo e dirigente del Cr Lazio, scomparso lo scorso dicembre non prima di aver riportato la sua amata squadra biancoceleste in Serie B al termine dell’esaltante stagione scorsa.
A ritirare il riconoscimento, visibilmente emozionate e commosse, la figlia Chiara e la nipotina Ludovica, accompagnate dalla moglie Eleonora.
« Papà ci ha insegnato a non mollare mai-ha detto Chiara- a non fermarci davanti a nulla. Lui era così, sempre in attività, pieno di iniziative e di idee. Appena completata un’impresa già era proiettato per quella successiva. Continueremo nella strada tracciata da lui. Porteremo avanti i colori biancocelesti della pallavolo a lui tanto cari ed il suo esempio ci guiderà a fare grandi cose, a noi come ai ragazzi che vanno in campo con la nostra maglia ».