Volley: A2 Maschile, a Grottazzolina torna Paz Minnoni

Dopo un anno il giocatore chiude il roster della squadra dove ha speso diciotto anni di carriera
Volley: A2 Maschile, a Grottazzolina torna Paz Minnoni
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GROTTAZZOLINA (FERMO)-  Era il 29 Giugno 2016 quando Mattia Minnoni lasciava la casacca Videx Grottazzolina, dopo una vita (in senso letterale) e dopo aver contribuito da protagonista a riportarla in Serie A2, categoria che aveva già vissuto negli anni d'oro della precedente gestione societaria. Ed ora, a distanza di una sola stagione vissuta a godersi la famiglia ed a divertirsi mantenendosi in forma in Serie C nella sua Montegiorgio, è proprio il ritorno di Mattia "Paz" Minnoni a chiudere il mercato della Videx in vista della stagione 2017-2018. La quadratura del cerchio, più che altro, per un "irriducibile romantico del volley" (e qui voglio il copyright...) che vede realizzarsi il sogno forse più insperato di tutti.

L’INTERVISTA-

« Sarà la mia diciottesima maglia Videx, un amore che ha raggiunto la maturità-le parole a caldo di 'Paz', emozionato come un bambino alla prima convocazione tra i grandi- Voglio cominciare prima di tutto con i ringraziamenti alla mia famiglia: mia moglie in primis, che sa quanto io ami questo sport ed ha deciso di concedermi quest'ultima 'Wild Card'... e poi i miei figli, anche se ormai sono grandicelli e questo mi fa stare più tranquillo all'idea di stare un po' più lontano da loro. Tra l'altro quest'anno proveranno anche loro ad approcciarsi a questo sport, quindi sarà ancora più emozionante vivere la palestra insieme. Ringrazio ovviamente anche la mia famiglia 'allargata', perché lavorando nella ditta di famiglia avrò la possibilità e la fortuna di gestire il mio tempo. Avere l'appoggio di persone a me care è sicuramente una spinta in più ».

Una parola, "famiglia", che Mattia ripete all'ossessione.

« Mi appresto a vivere quest'avventura ai limiti dell'incoscienza e so che sarà un impegno mastodontico. Vedo la Serie A con occhi totalmente differenti da tredici anni fa: sono cambiate tante cose nella mia vita, ma lo spirito con cui affronterò quest'esperienza è sempre  quello di un ragazzino! Insomma, spirito uguale, visione diversa. All'epoca è stato stupendo perché ho avuto la fortuna di conoscere tanti grandi campioni, ma mi sono trovato catapultato in una cosa già costruita; in questa serie A, invece, ci sono il mio sudore ed i miei sacrifici, e per questo la sento molto più mia. Viverla insieme ad un gruppo di amici, tra l'altro, rende il tutto ancora più speciale. Mi aspetto di riuscire a formare insieme a loro un grande gruppo, che è la base per partire bene, poi verrà anche il gioco. Personalmente voglio divertirmi, e stare a contatto con gente molto più forte di me mi darà lo stimolo giusto ».

Una proposta inaspettata, arrivata come un fulmine a ciel sereno...

« Quando Massimiliano mi ha scritto cosa ne pensassi all'idea di cambiare ruolo, credevo mi volesse chiedere di fare l'allenatore o il dirigente. Poi ho capito che si riferiva al secondo opposto e sono rimasto totalmente spiazzato! Ci ho pensato a malapena tre secondi, non potevo rifiutare! Mi sono detto, meglio stringere i denti un anno che mordersi i gomiti per tutta la vita. E poi il tempo passa in modo spaventoso... E così a 36 anni eccomi in un ruolo nuovo, in una categoria nuova. Ma non importa, perché amo mettermi in discussione. Da opposto ho già avuto qualche occasione di giocare, ed è un ruolo che mi piace, quindi affronto questa cosa con tutto l'entusiasmo possibile. Voglio ringraziare lo staff tecnico, Massimiliano in primis, ma anche gli altri che hanno approvato questa idea: Michele, Roberto, gli scoutman e tutti i dirigenti. Voglio assicurare loro che affetto e fiducia saranno ripagati in pieno ».

Dalla rivalità di un tempo tra Grottazzolina e Montegiorgio all'unione totale di oggi, si può senza dubbio dire che Paz è l'emblema massimo di quello che rappresenta, oggi, la Scuola di Pallavolo M&G.

« Il top sarebbe stato fare la Serie A l'anno scorso, sarebbe stato come l'arrivo al traguardo dopo un lungo percorso, ma il regolamento 'under/over' mi ha negato questa possibilità. Ritornare a Montegiorgio, là dove tutto iniziò, è stato comunque importante perché mi ha permesso di giocare con continuità, e per di più per mezza stagione ho giocato opposto... un po' come se fosse una preparazione per questa stagione. Sembra davvero che dietro ad ogni cosa ci sia un disegno, è come quando metti a posto tutti i pezzi di un puzzle e alla fine vedi quello che viene fuori. Sono molto curioso e contento per questa opportunità. All'inizio è stato un fulmine a ciel sereno, un fulmine però che mi ha portato serenità, perché mi permette di chiudere un cerchio rimasto aperto ».


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