Catia Pedrini saluta la 'sua' Modena

Assente alla conferenza stampa la presidente, che ha scritto pagine importanti della storia del club, ha lasciato ai social un messaggio carico di significati sportivi e di amore per il club che ha guidato per dieci anni
Catia Pedrini saluta la 'sua' Modena
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MODENA- Catia Pedrini non ha voluto presenziare alla conferenza stampa che ha ufficializzato il passaggio di consegne a Giulia Gabana del Modena Volley ma, attraverso i social, non ha voluto far mancare la sua testimonianza in questo particolare momento per lei sicuramente doloroso e difficile.

LE PAROLE DI CATIA PEDRINI-

« Non penso si possano riassumere 10 anni in poche righe e non è quello che voglio fare: scivolare nella retorica o impantanarmi nella malinconia sarebbe troppo facile e troppo lontano dal mio modo di essere.

Preferisco di gran lunga guardare al futuro: il testimone, tanto bello quanto pesante, è ora nelle mani di Giulia. Ho imparato a conoscere la sua forza e la sua determinazione, in questi anni, al pari della sua delicatezza e della sua sensibilità, qualità che sapranno guidare le sue decisioni verso il miglior futuro possibile per Modena Volley.

A lei, che dalla Lombardia ha scelto di farsi carico di una delle più storiche e difficili piazze della pallavolo italiana, va la mia più profonda gratitudine e l'augurio di un viaggio pieno di tutte le cose belle che questo sport è in grado di dare.

Grazie di cuore a tutte le persone che hanno condiviso un pezzo di strada con noi.

Grazie di cuore ai partner che nel corso degli anni hanno creduto in noi ed hanno contribuito al sostentamento della società: è anche merito loro se siamo sempre stati qui.

Grazie di cuore ai giocatori e agli staff tecnici che si sono susseguiti, a quelli che hanno sputato sangue per la maglia, che hanno lavorato con serietà e professionalità, che hanno alzato trofei o che hanno speso fino all'ultima goccia di sudore per provarci: Modena non dimentica mai chi ha combattuto per lei.

Grazie di cuore a quei collaboratori di Modena Volley che da dietro le quinte hanno lavorato per questa società nel corso degli anni, guidati da passione ed entusiasmo. Auguro a loro di raggiungere nella vita tutti gli obiettivi e tutte le soddisfazioni che si meritano.

Infine, al pubblico di Modena, tutto il pazzo, meraviglioso e unico pubblico di Modena, va il mio ringraziamento più grande. In ogni momento, dal più buio al più luminoso, siete sempre stati al nostro fianco, con le vostre voci e il vostro cuore; non credo esistano parole sufficienti per esprimere la gratitudine che provo per voi, voglio solo che sappiate che sarete il mio ricordo felice quando avrò bisogno di volare un po'.

È vero, le persone vanno e vengono, Modena resta. Altrettanto vero è però che se Modena è sempre qui, il merito è delle persone: se la famiglia Panini non avesse deciso di investire nella pallavolo, forse Modena non avrebbe mai avuto una squadra di vertice. Se Giovanni Vandelli non avesse raccolto un'eredità così importante, la nostra storia forse si sarebbe conclusa molto prima. Se Pietro Peia non si fosse prodigato oltre ogni ragionevole limite per la sua sopravvivenza, la pallavolo a Modena avrebbe cessato di esistere.

Se non avessi fatto lo stesso in questi 10 anni, la pallavolo a Modena non ci sarebbe più.

Se mi è concesso, mi permetto di ricordare che dare le cose che amiamo per scontate non porta mai a nulla di buono.

E ora me ne andrei un po' in vacanza perché, come disse Forrest, "Sono un po' stanchina..." ».

Grazie a tutti

Catia Pedrini


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