Volley: A2 Femminile, Forlì inciampa in casa, Soverato la raggiunge

Seconda sconfitta interna consecutiva al tie break per la capolista che lascia due punti al Palmi. Soverato, battendo nettamente Aversa, aggancia la formazione di Vercesi al comando
Volley: A2 Femminile, Forlì inciampa in casa, Soverato la raggiunge© Legavolley Femminile/Rubin
36 min

ROMA- Nell’ottava di ritorno del campionato di A2 femminile si ricompone in vetta la coppia Soverato-Forlì. Le calabresi battono Aversa e approfittano del secondo ko interno consecutivo di Forlì, a cui ancora una volta è fatale il tie-break, stavolta conro Palmi. Nelle altre partite bell’impresa di Filottrano che al PalaIper spezza l’imbattibilità interna di Monza. Belle vittorie anche per Pesaro e Trento. Settimo Torinese vince il derby in casa di Chieri, Caserta supera in casa Cisterna.

                                                              TUTTE LE SFIDE-

VOLLEY 2002 FORLI’ – GOLEM SOFTWARE PALMI-

La Volley 2002 Forlì dimostrano di non avere ancora del tutto superato il momento complicato iniziato due settimane fa con la partita contro Trento e cedono 2-3 alla Golem Software Palmi. Le aquile condividono ora la vetta della classifica di Serie A2 con il Volley Soverato (ma ancora avanti per quoziente set).

All’avvio del match Angelo Vercesi schiera in campo lo starting six oramai consolidato con Balboni alla regia, Smirnova opposto, Saccomani e Aguero in attacco, Strobbe e Assirelli centrali, con Gibertini e Ferrara ad alternarsi nel ruolo di libero. Dal lato opposto Georgi Draganov dispone sul taraflex: Moncada al palleggio, Aricò opposto, Ampudia e Moretti in attacco, Guidi e Petkova centrali, con Quiligotti libero.

Si parte con Palmi al servizio e le calabresi che portano a casa il primo punto, subito pareggiato da Forlì. Le due squadre si studiano, come spesso accade nelle prime battute di ogni incontro (4-4). Le ospiti prendono due punti di vantaggio ma le nostre riportano il match in equilibrio dopo un errore in battuta di Palmi e un attacco respinto dal prodigioso muro forlivese (6-6). Con grande cautela da entrambe le parti, si torna a procedere punto a punto. È Palmi a far suonare la sirena del time out (10-12). Alla ripresa del gioco le ospiti spingono e tentano l’allungo, costringendo Vercesi a chiamare il primo discrezionale della serata (12-15). Le fasi successive vedono le aquile soffrire il gioco delle calabresi che spesso spingono le nostre all’errore. Sul punteggio di 17 a 21 Vercesi ferma di nuovo le ostilità. Un doppio attacco di Forlì e il gioco viene di nuovo sospeso su richiesta dell’allenatore delle calabresi (19-21). Si entra nella fase finale del set e, dopo gli attacchi di Smirnova su palleggio di Aguero e di Saccomani, il PalaRomiti si scalda: 22 a 23 e Palmi chiama il secondo time out. Con Assirelli al servizio il match torna in equilibrio. Il finale del set è combattutissimo ma alla fine la spuntano le calabresi che chiudono con un ace: 26 a 28.

Il secondo set inizia all’insegna dell’equilibrio (5-5). Poi le aquile ritrovano gioco e fiducia, staccando Palmi di quattro lunghezze (9-5) e costringendo l’allenatore delle calabresi a chiamare la sospensione. In breve si arriva al tempo tecnico con Forlì che si mantiene avanti di tre punti (12-9). Al rientro in campo Palmi caparbiamente riconquista la parità (13-13) e Vercesi chiama il time out per infondere coraggio alle sue ragazze. Dopo l’iniezione di fiducia ricevuta, le Aquile volano (20-14). La panchina di Palmi prova a metterci una pezza chiamando il discrezionale. Ma le ospiti sono in difficoltà e le aquile infieriscono (23-14). Tai Aguero, che ieri ha compiuto gli anni, sale in cattedra. La seconda frazione di gioco si chiude con un muro vincente di Saccomani (25-15).

Non inizia bene il terzo set per le aquile che si trovano sotto di 4 punti. Vercesi mette in campo Ceron per Strobbe al centro, ma Forlì è in difficoltà, specie in attacco, e non riesce a riordinare il gioco (2-8). L’allenatore forlivese chiede la sospensione e poco dopo chiama in panchina Saccomani per Ventura. Il momento complicato delle Aquile non è superato e si va al tempo tecnico con Palmi in vantaggio di sette lunghezze. Le ospiti tengono sotto controllo il set (9-17). Forlì ha un sussulto d’orgoglio e sfodera il suo proverbiale muro: 12 a 17 e Palmi chiama la sospensione. Alla ripresa del gioco Palmi continua a essere padrona della situazione (12-22). Torna in campo Saccomani al posto di Ventura. Nel battute finali del set c’è da registrare un infortunio nelle file delle ospiti: il libero Quiligotti, con evidenti problemi al ginocchio destro, lascia posto a Barbagallo. Dopo la sostituzione, in breve il terzo set si chiude con il successo di Palmi (18-25).

Inizia il quarto set in cui Forlì si gioca la possibilità di andare al tie break. Grande equilibrio in campo (5-5) che prosegue anche dopo un scambio interminabile, conclusosi a favore di Palmi (7-7). Si procede punto a punto e alla sirena del tempo tecnico è Forlì avanti (12-10). Si torna a giocare e Palmi ritrova la parità (12-12). Un allungo di Forlì (16-13) viene rintuzzato dalle ospiti (16-16). Nuovo colpo di reni delle Aquile (18-16) e Palmi chiama la sospensione. Una fucilata di Smirnova (21-18) e il conseguente time out richiesto dalla panchina ospite conducono alle fasi finali del quarto set. Attacco fuori di Palmi, ace di Aguero, doppio mani fuori delle ospiti e il set si chiude 25 a 18 a favore di Forlì.

Tie break, il quarto della stagione per Forlì. Si parte con Balboni al servizio, ma è Palmi che conclude. Un’invasione delle calabresi pareggia subito i conti. Si prosegue con attacchi da entrambe le parti. Smirnova giganteggia ma le calabresi non mollano (4-4). Palmi allunga (6-4) e Vercesi chiama la sospensione. Al cambio campo Palmi è avanti di tre lunghezze. Due lampi e un ace di Aguero illuminano il PalaRomiti (9-10). Sospensione per Palmi poi con una botta imprendibile di Saccomani si torna in parità (11-11). Grande tensione in campo nelle battute finali, alla fine è Palmi a chiudere con freddezza il tie break sul punteggio di 13 a 15.

I PROTAGONISTI-

Angelo Vercesi (Volley 2002 Forlì)- « Dobbiamo imparare a giocare con le squadre che in classifica stanno molto più sotto di noi, con maggiore grinta e motivazione sin dall’inizio. Nelle ultime due partite in casa abbiamo peccato di troppa fiducia. Dobbiamo sì avere fiducia ma anche rispetto per le avversarie che arrivano qua e non hanno nulla da perdere e che poi giocano la partita della vita. In questa situazione diventa facile andare in confusione e sbagliare qualcosa tatticamente. Stasera è andata così. Chiedo scusa ai tifosi che sono venuti al PalaRomiti e dico loro che possiamo fare meglio ».

IL TABELLINO-

VOLLEY 2002 FORLì – GOLEM SOFTWARE PALMI 2-3 (26-28, 25-15, 18-25, 25-18, 13-15)
VOLLEY 2002 FORLì: Smirnova 28, Ventura 2, Ceron 3, Balboni 2, Strobbe 3, Gibertini (L), Saccomani 13, Aguero 24, Assirelli 5. Non entrate Bonciani, Guasti, Ferrara. All. Vercesi.
GOLEM SOFTWARE PALMI: Petkova 15, Aricò 17, Speranza 2, Moncada 5, Ampudia 14, Guidi 12, Barbagallo (L), Quiligotti (L), Moretti 12. Non entrate La Rosa, Rueda Cotito, Tomaselli, Bortolot. All. Draganov.
ARBITRI: Pristerà, Rossetti.
NOTE – durata set: 29′, 23′, 27′, 24′, 17′; tot: 120′. 

SAUGELLA TEAM MONZA – LARDINI FILOTTRANO-

E’ la Lardini Filottrano più bella, quella che anche lontano da casa vince, sogna e fa sognare. La squadra rosanero firma un’impresa da ricordare contro il Saugella Team Monza, vincendo laddove fin qui nessuno aveva osato, in un PalaIper colorato dai festanti tifosi filottranesi. Due set semplicemente splendidi, ma anche e soprattutto la capacità di metabolizzare il ritorno di Monza e prendersi la vittoria al tie-break, il quinto vinto in trasferta su altrettanti giocati.

La Lardini innesta subito il turbo Kiosi, che fa 3 su 3 in attacco per il primo vantaggio esterno (3-4). Al muro di Dekany (7-6) risponde quello di Coneo (7-7) che dà il là all’allungo di Filottrano che si concretizza con l’ace di Agrifoglio (8-10) e sul muro di Cogliandro (8-12). E’ una Lardini attenta in difesa e nelle coperture a muro, solida in ricezione (61% nel set d’apertura) e quando Candi prova a riportare sotto le brianzole (11-13) ci pensano la “piazzata” di Moneta e la diagonale vincente di Kiosi (6 punti con il 60% di efficacia nel primo set) a rimettere luce tra le due squadre (12-16). Brave le rosanero (oggi in bianco) a mantenere inalterato il divario con le combinazioni al centro e con Villani appena entrata (19-23).

La fast di Giuliodori chiude positivamente la prima frazione di una Lardini che non si fa irretire dal muro di Monza alla ripartenza (3-0) e si affida a una Moneta estremamente efficace sia in attacco che al sevizio: sono due aces consecutivi dell’ex Saugella a consentire alla Lardini di mettere la testa avanti (8-9), il muro di Coneo (9-12) e capitan Kiosi danno ulteriore slancio alla formazione filottranese (11-17). Il Saugella Team si affida ai colpi in attacco di Bezarevic (15-18), che lo riportano sotto nel punteggio (17-19). La Lardini ha una stratosferica Feliziani e Agrifoglio può contare su parecchie frecce all’arco rosanero: Giuliodori mette giù la fast del 18-21, Dekany tiene Monza in scia (20-21), ma prima Coneo (20-22) e poi Cogliandro (21-23) consentono a Filottrano di mantenere il prezioso break. Il servizio di Agrifoglio manda in affanno la ricezione di casa (21-24) e la Lardini alla prima occasione chiude il set con il terzo muro personale di Cogliandro.

Sono di Kiosi e Moneta i punti dello strappo rosanero (1-3) nella fase iniziale di un terzo parziale in cui Monza ritrova i punti di Zago) e maggiore efficacia al servizio (ace Bezarevic, 7-6). Le mani di Giuliodori stoppano solo momentaneamente (8-8) un Saugella Team che colpisce con Dekany (12-9) e sfrutta al massimo il giro in zona-uno di Bezarevic (14-9). La Lardini non demorde, sospinta anche dall’incessante incitamento dei suoi tifosi: le maglie tornano a stringersi in difesa e con Cogliandro, Moneta e Kiosi la formazione di Pistola torna a far sentire il fiato sul collo di Monza (15-14). E’ un ace “baciato” dal net di Dekany a ridare fiato alle brianzole (18-15), ma Filottrano è lì e risponde con il servizio vincente di Moneta (19-18). Agrifoglio si affida a Cogliandro e fa bene: le frustate della centrale (7 punti nel 3° set con il 64% di efficacia) tengono la Lardini in corsa fino al 23-22, ma l’attacco vincente di Zago e il successivo muro di Bezarevic permettono a Monza di accorciare le distanze.

La squadra di Delmati, cresciuta in attacco (44% nel terzo set), ritrova vigore anche in difesa e la Lardini deve far fronte ad un avvio di quarto periodo in salita (4-2). Muro e servizio fanno male (11-4) e coach Pistola rivoluziona il sestetto (dentro Villani, Coppi e poi Rita). La Lardini prova a rimanere aggrappata al punteggio (15-9), almeno fino al nuovo allungo di casa (22-10), propiziato anche dagli errori rosanero.

Monza arriva rapidamente al tie-break, da dove la Lardini riparte dal muro di Giuliodori e la Saugella dai punti di Zago (2-1). Filottrano stringe i denti, ritrova la parità con Villani (5-5) a abnegazione in difesa (8-8). Lardini avanti sul mani out di Coneo (8-9), il controsorpasso è a firma Dekany (10-9). Coneo buca il muro di Monza (10-10) e le mani di Giuliodori diventano tentacoli, stoppando per due volte le offensive brianzole (10-13). Feliziani è un baluardo inesauribile in seconda linea e sul campo della Lardini non cade più nulla, così il mani out di Coneo consegna quattro set-ball a Filottrano (10-14). La Saugella si aggrappa al muro di Devetag (12-14), poi è l’attacco di Dekany a ‘spaventare’ la Lardini (13-14), che però mantiene i nervi saldi e la fast di Giuliodori scatena l’entusiasmo rosanero.

I PROTAGONISTI-

Davide Delmati (Allenatore Saugella Team Monza)- « Sono contento a livello caratteriale per la grossa reazione da parte della squadra, in vista dei playoff penso che sia un ottimo segnale. Mi dispiace per la sconfitta dopo tanto tempo che interrompe la striscia casalinga positiva, ma ciò non toglie nulla al merito di riuscire a reagire, ribaltando l’inerzia della partita, riuscendo a giocarcela fino alla fine. Domenica prossima arriva Forlì, il nostro obiettivo è quello di vincere la partita, per mantenere assolutamente la terza posizione, cercando di scalare le posizioni sopra di noi ».

Andrea Pistola (Allenatore Lardini Filottrano)- « Abbiamo giocato due ottimi primi set, abbiamo lavorato bene al servizio e messo in difficoltà Monza, poi il terzo è stato abbastanza combattuto ma Monza ha prevalso mentre noi abbiamo avuto un tracollo psicologico, nel quarto invece abbiamo mollato completamente con il Saugella che ha sfruttato tutte le sue carte a disposizione. Siamo stati bravi a rientrare in partita nel tie break con la mentalità giusta e piazzare un piccolo break che poi abbiamo gestito nel finale ».

IL TABELLINO-

SAUGELLA TEAM MONZA – LARDINI FILOTTRANO 2-3 (20-25, 21-25, 25-22, 25-11, 13-15)
SAUGELLA TEAM MONZA: Dall’igna 1, Cardani, Devetag 10, Candi 8, Lussana (L), Dekany 20, Mazzaro, Zago 17, De Stefani 1, Bezarevic 14. Non entrate Rimoldi, Visintini, Montesi. All. Delmati.
LARDINI FILOTTRANO: Agrifoglio 2, Feliziani (L), Kiosi 16, Giuliodori 12, Villani 4, Rita, Cogliandro 16, Moneta 10, Coppi, Coneo 13. Non entrate Stincone, Cavestro. All. Pistola.
ARBITRI: Vecchione, De Sensi.
NOTE – durata set: 26′, 26′, 28′, 21′, 19′; tot: 120′. 

DELTA INFORMATICA TRENTINO – BENG ROVIGO-

Quarto successivo consecutivo per la Delta Informatica Trentino, che in un Sanbàpolis gremito (600 gli spettatori presenti) liquida con un netto 3-0 la Beng Rovigo Volley, salendo a quota 37 punti in classifica e vedendo sempre più vicina la quarta posizione. Una vera festa quella del Sanbàpolis, che la formazione gialloblù ha onorato al meglio con una prestazione ottima nel primo e terzo set, dovendo sudare solo nel secondo parziale vinto sul filo di lana 25-23. Top scorer della partita la centrale Vittoria Repice con 14 palloni messi a terra (di cui 2 a muro e 2 in battuta) e il 53% in attacco; molto bene anche la compagna di reparto Lorena Zuleta (11 punti), con 7 attacchi (58%), 3 muri e 1 ace.

La Delta Informatica Trentino scende in campo con il sestetto tipo, composto da Demichelis palleggiatrice, Marchioron opposto, Segura e Guatelli schiacciatrici, Repice e Zuleta centrali e Zardo libero. Dall’altra parte della rete Alessio Simone risponde con Bacciottini in diagonale con Polak, Pirv e Grigolo in posto-4, Furlan e Moretto centrali e Fiori libero.

Il frastuono del Sanbàpolis spinge subito la Delta Informatica, con Guatelli protagonista con un muro e un comodo smash (4-1). Rovigo non passa la sua miglior giornata in ricezione, le gialloblù ne approfittano e spingono al servizio (9-3 firmato dall’ace di Repice), arrivando 12-6 al time-out tecnico dopo l’errore in attacco di Grigolo. La formazione di Marco Gazzotti è concentrata e continua a giocare su ottimi livelli: due punti in fila di Repice e l’errore di Polak costringono mister Simone al time-out discrezione sul 19-11. Alla Delta Informatica non basta che amministrare il vantaggio (21-12) e chiudere agevolmente 25-16 con l’attacco di Zuleta.

Il secondo parziale comincia al meglio per le gialloblù, con Segura e Zuleta che infilano tre ace nei primi quattro punti (4-2); Rovigo però capisce che così non può continuare a giocare e alza tutte le percentuali, con l’ace di Pirv del 5-8 che obbliga Gazzotti al time-out. Segura incappa in un momento negativo e subisce tre murate consecutive (8-13): dentro allora Pistolato e la Delta dimezza lo svantaggio grazie a qualche errore rodigino (11-13), poi però Marchioron e compagne “regalano” punti preziosi con qualche errore di troppo (13-18). Fortunatamente arriva il turno in battuta di Michieletto, che manda in crisi Rovigo  con un parziale (condito da ace) e che riporta sotto le trentine sul 17-18. La Delta Informatica impatta sul 19-19, la Beng prova a cambiare le carte in tavola inserendo al palleggio Vallicelli per Bacciottini ma si va a braccetto fino al 22-22: l’attacco di Segura e il muro di Zuleta su Polak valgono il 24-22, Rovigo annulla il primo set-point ma l’errore al servizio di Grigolo consegna il parziale alla Delta per 25-23.

Trascinata da un roboante tifo al Sanbàpolis, la Delta Informatica nel terzo ultimo set è splendida e spietata: certo, Rovigo ci mette del suo sbagliando tantissimo, ma Repice e compagne sono implacabili (8-4) e in un battibaleno il tabellone luminoso segnala un eloquente 16-5. Gazzotti sprona le sue ragazze a rimanere concentrate fino alla fine e loro eseguono perfettamente, chiudendo 25-10 con la parallela conclusiva di Marchioron che fa esplodere i 600 spettatori che hanno riempito in ogni ordine di posto il Sanbàpolis.

I PROTAGONISTI-

Marco Gazzotti (Allenatore Delta Informatica Trentino)- « Vedere un Sanbàpolis così pieno e caloroso è stato molto bello. La squadra è riuscita a giocare molto bene nel primo e nel terzo set, approfittando della scarsa lucidità di Rovigo. Nel secondo set abbiamo commessi tanti errori e permesso loro di rimanere avanti per larghi tratti senza far meglio rispetto a prima. Comunque è arrivato un successo importante per continuare l’ottimo girone di ritorno che stiamo facendo, ora pensiamo alla trasferta contro Cisterna che pur essendo ultima in classifica in casa può essere un avversario pericoloso e da non sottovalutare ».

IL TABELLINO-

DELTA INFORMATICA TRENTINO – BENG ROVIGO 3-0 (25-16, 25-23, 25-10)
DELTA INFORMATICA TRENTINO: Marchioron 5, Guatelli 8, Michieletto 1, Pistolato, Demichelis 3, Zardo (L), Repice 14, Garcia Zuleta 11, Antonucci, Segura 9. Non entrate Bogatec, Bortoli. All. Gazzotti.
BENG ROVIGO: Bacciottini, Norgini (L), Fiori (L), Tangini, Furlan 4, Poggi, Polak 7, Scapati, Moretto 8, Grigolo 5, Pirv 6, Lisandri 1, Vallicelli. Non entrate Tomsia. All. Simone.
ARBITRI: Scarfò, Piperata.
NOTE – durata set: 23′, 29′, 19′; tot: 71′.

VOLLEY SOVERATO – CLENDY AVERSA-

Il Volley Soverato batte anche la Clendy Aversa con un 3-0 che lascia pochi dubbi sulla forza delle due formazioni in campo. Grazie alla contemporanea sconfitta di Forlì, le ioniche di Luca Secchi si portano in testa alla classifica, proprio in condivisione con le romagnole, per un finale di Regular Season che si preannuncia altamente spettacolare.

La Clendy Aversa entra in campo con la cattiveria giusta e grazie anche a buone difese va avanti 3-5 grazie al diagonale di Lukovic e al primo tempo di Salamone. Ma c’è equilibrio e la sfida torna sul pari quando Begic piazza un servizio vincente. Si va avanti a suon di cambi palla. Donà firma il +2 con una parallela che vale il 10-8. Le normanne alzano il muro e riescono a restare in partita fino all’11-11 di Lukovic che trova con un preciso pallonetto l’incrocio delle linee. Al primo time-out tecnico della gara è avanti Soverato di un punto. Al rientro in campo break di tre punti per la Clendy (due attacchi di Lukovic) e vantaggio 12-14. Le padrone di casa tornano in vantaggio 16-15 quando Nardini trova la deviazione giusta a rete dopo una difesa errata della formazione normanna. Sul 17-15 coach Della Volpe ferma tutto e chiede time-out discrezionale. Soverato prova l’allungo decisivo piazzando un break importante per il 24-19 che vale 5 set point. Aversa ne annulla uno ma è Begic con un diagonale terrificante a siglare il 25-20. E’ 1-0.

Nel secondo parziale il gruppo di casa prova subito ad allungare concedendo solamente 3 punti nei primi dieci del set (7-3). Ma l’undicesimo è di Lukovic che piazza un pallonetto seguito da un urlo di carica verso le proprie compagne di squadra. Al time-out tecnico Soverato è avanti di ben 7 lunghezze: in panchina le due compagini vanno sul 12-5. La formazione di Secchi si regala un altro break che porta la contesa sul 15-6 e Della Volpe richiama in panchina le proprie giocatrici per scuoterle: si deve continuare a combattere. La Clendy Aversa però è disunita. Sbaglia tantissimo sia in attacco che in ricezione così come in difesa. E la conseguenza più logica è che le seconde della classe ne approfittino portandosi addirittura +14 (20-6). Il set è ormai andato e pochi altri scambi e le biancorosse conquistano il 2-0 vincendo il parziale 25-9.

La Clendy Aversa nel terzo parziale riesce a restare più in partita ma Soverato, nonostante il cuore delle normanne, riesce allo stesso modo ad avere un +4 (8-4) che costringe coach Della Volpe a chiedere lumi alle proprie atlete con un ‘discrezionale’. E la decisione ha i frutti sperati. Al rientro in campo infatti c’è un parziale di 6 punti che porta capitan Drozina e compagne ad arrivare prima al -1 e poi al pareggio (11-11). Ma le calabresi restano avanti al time-out tecnico grazie alla fast di Nardini che sigla il 12-11. Soverato però dimostra di essere una grande squadra e quando torna in campo piazza un break di 5 punti a 1 e arriva 17-12. Begic regala al pubblico del Palascoppa il +6 (18-12). Travaglini a muro firma il ventesimo punto della sua squadra (20-14). Tre punti consecutivi della Clendy è coach Secchi chiama subito time-out. Sul 22-17 si infortuna Salamone che è costretta a lasciare il campo. Fresco a muro fissa il 24-17. A chiudere il match è Donà con il mani e fuori del 25-18.

IL TABELLINO-

VOLLEY SOVERATO – CLENDY AVERSA 3-0 (25-20, 25-9, 25-18)
VOLLEY SOVERATO: Travaglini 6, Fresco 15, Nardini 11, Cumino 2, Donà 11, Begic 13, Caforio (L), Mastrilli. Non entrate Bertone, Vietti, Lupidi. All. Secchi.
CLENDY AVERSA: Bresciani (L), Focosi, Salamone 7, Drozina 3, Devetag 1, Lukovic 14, Modena, Astarita 5, Vujko 1, Neriotti 7, Jelic. Non entrate Tasca. All. Della Volpe.
ARBITRI: Traversa, Jacobacci.
NOTE – durata set: 23′, 22′, 29′; tot: 74′.

FENERA CHIERI – LILLIPUT SETTIMO TORINESE-

La Lilluput Settimo Torinese si aggiudica anche il secondo derby in A2 col Fenera Chieri ’76: dopo il 3-1 dell’andata, Biganzoli e compagne espugnano il PalaMaddalene 2-3 imponendo alle chieresi il terzo stop casalingo della stagione. Alle biancoblu la consolazione di un punticino prezioso comunque per muovere la classifica.

La cronaca. Il Fenera Chieri ’76 si aggiudica il primo punto del derby con Mezzi. Sul 3-1 va al servizio Biganzoli: le sue battute mettono in grossa difficoltà le chieresi che in un batter d’occhio vanno sotto 3-7 e tornano a muovere il punteggio soltanto quando la schiacciatrice serve sul nastro. Fallosa al servizio e contratta negli altri fondamentali, la squadra di Max Gallo subisce l’aggressività e la solidità delle ospiti che mantengono 4 punti di vantaggio alla sosta tecnica (8-12). Dopo l’ingresso di Migliorin per Mezzi (12-17) Chieri piazza un break di 3-1 (15-18), ma subito Settimo allunga di nuovo con Akrari e Biganzoli. Sul 18-24 il Fenera annulla tre pale set con Salvi, Goes e Agostinetto, poi Salvi sbaglia il servizio e la frazione termina 21-25. Minati è la miglior realizzatrice del set con 6 punti, seguita da Biganzoli e Agostinetto (5).

Fin dagli scambi iniziali è un set pieno di errori su entrambi i lati della rete. Si prosegue punto a punto fino al 6-6, qui due errori della Lilliput e un attacco vincente di Agostinetto danno il primo break a favore di Chieri costrigendo coach Giribuola a chiamare time-out (9-6). Con un andamento regolare il Fenera mantiene un paio di punti di vantaggio fino a 19-17. Midriano con una palla corta e un attacco di Biganzoli riportano avanti Settimo (19-20). Parità a 20 in seguito all’errore in battuta di Akrari, quindi sono Goes e Serena con due colpi vincenti a testa a spingere Chieri a 24-21. L’attacco out di Biganzoli conclude il set 25-21.

La fase di punto a punto dura fino al 9-9, qui la Lilliput realizza il primo mini-break salendo a 9-11 con Minati e Giacomel. Salvi firma il 10-11, quindi un errore in battuta permette a Settimo di conservare il +2 alla sosta del gioco. Chieri rimette il naso avanti sul 15-14 (Serena) e allunga a 18-15, ma subito le ospiti rientrano con Akrari (18-18). Il set si decide sul 20-20 quando Minati piazza due straordinari ace all’incrocio delle linee. Il muro di Midriano su Manfredini (entrata sul 20-23 per Agostinetto) porta al giro di campo sul 20-25. Serena (7 punti) e Giacomel (6) sono le top scorer del set.

Sull’8-7 il set gira nettamente a favore del Fenera Chieri ’76 che piazza un break di 10-0 sul turno di servizio di Vingaretti. Protagonista assoluta in questa fase è capitan Serena. Nel finale il set torna equilibrato ma le biancoblu non si fanno più avvicinare. Il muro di Goes vale il 25-13.

Il tie-break inizia con mani-out vincente di Mezzi. Nello scambio successivo l’attacco in fast di Goes finisce fuori di poco e in casa Chieri ’76 si spegne la luce. La Lilliput scappa via con passaggi a 1-5, 3-9 e 4-11. L’ultimo sussulto biancoblu è di Manfredini che, subentrata a Mezzi, realizza il 5-11 e il 6-12. Il muro di Biganzoli pone fine alla contesa sul 6-15.

I PROTAGONISTI-

Max Gallo (Allenatore Fenera Chieri)- « La Lilliput ha giocato libera di testa e in questo momento sta giocando la miglior pallavolo dell’anno. Noi non abbiamo fatto altrettanto. Stiamo facendo fatica a interpretare questo genere di partite. Abbiamo iniziato molto contratti e ci è mancata la continuità. Loro hanno meritato di vincere giocando una partita tecnicamente molto valida. Il rammarico è per il terzo set: avanti 18-15 e 20-18, non siamo riusciti a concretizzare quello che stavamo costruendo. Bisogna essere un po’ più cinici e precisi: i dettagli fanno la differenza ».

IL TABELLINO-

FENERA CHIERI – LILLIPUT SETTIMO TORINESE 2-3 (21-25, 25-21, 20-25, 25-13, 6-15)
FENERA CHIERI: Agostino (L), Mezzi 7, Agostinetto 15, Goes De Araujo 10, Serena 22, Curiazio, Manfredini 2, Salvi 9, Migliorin, Moretto, Vingaretti 2. Non entrate Torrese, Soriani. All. Gallo.
LILLIPUT SETTIMO TORINESE: Buffo, Midriano 10, Minati 18, Ghirotto Rebecca, Parlangeli (L), Baggi, Biganzoli 15, Giacomel 14, Morello, Bazzarone 2, Akrari 14. Non entrate Kone Fatim Yassimina, Garrafa Botta. All. Giribuola.
ARBITRI: Pozzi, Pecoraro.
NOTE – durata set: 25′, 27′, 28′, 20′, 13′; tot: 113′.

MYCICERO PESARO – ENTU OLBIA-

Continua lo stato di grazia della myCicero Pesaro che neanche di fronte ad una Entu Olbia ferita ferma la propria corsa (settima vittoria di fila). Coach Iosi fa esordire subito la Ameri e in tribuna va la centrale Correa.

Parte fortissimo Pesaro che in un amen, grazie a battute efficaci di Di Iulio e a qualche errore di troppo in attacco di Olbia, si porta sul 5-0 e costringe Iosi a chiamare subito un time out discrezionale. Ma la Entu è in partita e con un controparziale di 5-1, con Vilcu in battuta, tiene aperta la frazione (5-6).  E con un ace di Brussa impatta sul 9 pari. MyCicero riprende un break di due punti sull’abbrivio del time out tecnico (12-10) e prova a tenere a debita distanza le avversarie allungando in maniera decisiva, verso la fine della frazione grazie, a Sestini e Liliom, e chiude il parziale in proprio favore con un’invasione di Camarda.

Secondo set più equilibrato, almeno in avvio, anche se Pesaro non sembra determinata come nella prima frazione. Brussa e compagne provano ad approfittarne con un gioco ordinato e prendono un piccolo vantaggio (12-9). Ma Matrodicasa e compagne non ci stanno e, grazie anche a due errori in attacco di Camarda e Brussa impattano sul 13 pari per poi scappare con una pipe di Mezzasoma e un tocco di seconda di Di Iulio (16-14). Pare la fuga decisiva per le rossoblù anche perché Olbia comincia a diventare fallosa soprattutto in attacco: Iosi si gioca il secondo time out discrezionale sul 20-16 per le padrone di casa. Dopodichè si prende la squadra sulle spalle la Liliom (15 punti in due set, chiuderà con 23 punti e il 65% in attacco) e con due punti consecutivi porta Pesaro sul 22-17. Un attacco da posto 3 di Sestini e uno da posto 2 di Mezzasoma portano le rossoblù sul 2-0.

Equilibrato anche il terzo parziale, almeno in avvio: però le padrone di casa sembrano più in partita e con Mastrodicasa (tre punti consecutivi) tenta la fuga. Iosi cambia anche la regia (dentro Ceresi per Valpiani) e Bellagamba in vece di Camarda ma la musica non cambia e la myCicero arriva avanti di 6 lunghezze al time out tecnico (12-6, con 6-0 di parziale per le padrone di casa). E’ la fuga decisiva: la myCicero gioca da grande squadra mentre la Entu perde le distanze e si arriva in un batter di ciglio sul 19-7. Rientrano Valpiani e Camarda ma Pesaro è ormai imprendibile: con Di Iulio in battuta crea il solco decisivo e con una fast di Sestini si chiude l’incontro addirittura sul 25-9.

Matteo Bertini (Allenatore myCicero Pesaro)- « Stiamo giocando bene perché siamo diventate consapevoli delle nostre possibilità. Siamo cresciute set dopo set con l’apice nella terza frazione: la pressione messa in battuta è stata determinante ai fini del risultato. Abbiamo limitato la Brussa in attacco e abbiamo cercato di metterla in difficoltà in difesa alternando pallonetti ad attacchi in parallela. E con una Liliom in queste condizioni tutto diventa più facile ».

IL TABELLINO-

MYCICERO PESARO – ENTU OLBIA 3-0 (25-17, 25-19, 25-9)
MYCICERO PESARO: Mastrodicasa 9, Zannini, Sestini 9, Ghilardi (L), Di Iulio 3, Arciprete 5, Mezzasoma 7, Liliom 23. Non entrate Bordignon, M’bra, Gennari, Di Marino, Babbi. All. Bertini.
ENTU OLBIA: Bellapianta, Brussa 9, Valpiani, Ameri (L), Ceresi, Vilcu 8, Fezzi, Giuliani 7, Rebora 5, Camarda 6. Non entrate Caboni. All. Iosi.
ARBITRI: Somansino, Lolli.
NOTE – durata set: 25′, 25′, 20′; tot: 70′.

KIOTO CASERTA – OMIA CISTERNA-

La corsa continua. La Kioto VolAlto Caserta sbriga la pratica Omia Cisterna, griffa il suo secondo successo consecutivo, quarto nelle ultime cinque, e guarda adesso con sempre maggior interesse a questa parte finale della stagione. La vittoria con le laziali non è stata semplice. Un primo set piuttosto morbido ha dato la vittoria a Cisterna, poi la Kioto ha saputo rialzarsi, rimettere la contesa nei giusti binari e portare a casa tre punti. Non siamo ai titoli di coda per la salvezza, ma molto vicini alla parola fine.

L’avvio di contesa è subito in salita per Caserta. Le rosanero appaiono fredde e stranamente sofferenti in attacco. Cisterna gioca bene in difesa ed anche in fase offensiva. Al time out tecnico l’Omia è avanti di quattro (8-12). Le padrone di casa provano a rientrare, ma il compito è arduo. Maruotti griffa il 10-16 per le laziali. Il muro, poi, completa l’opera ed il primo set prende la strada di Cisterna 15-25.

La parte iniziale del secondo parziale ricalca quanto visto nel set precedente. Cisterna gioca in sicurezza e la Kioto pare soffrire tanta confidenza (3-3, 8-9). Percan e due consecutivi di Harelik griffano un break di 3-0 per le locali. Si va al time out tecnico con la Kioto avanti di tre (12-9). Al rientro dalla sospensione non cambia l’inerzia della sfida. Ora le campane si sono scrollate di dosso ogni remora, accelerano e per Cisterna pare cominciare a calare la notte. Facchinetti griffa 16-10. Un mini break laziale riporta sul meno tre Cisterna (16-13). E’ un attimo. Gabbaidini rileva la Harelik. La Kioto riprende la sua marcia. Alza le percentuli difensive, muro e attacco fanno appieno il loro dovere ed il set è campano. Lo chiude Casillo: 25-15.

Il primo vantaggio è della Kioto (3-0). Cisterna continua a difendere al massimo delle sue energie e questo gli regala anche diversi contrattacchi vincenti (4-3). Stavolta, però, le campane non si lasciano condizionare. Percan e Lotti sono terminali offensivi quasi letali, mentre dietro la fase difensiva fa in pieno il proprio dovere. Si va al time out tecnico con la Kioto avanti di cinque (12-7). L’Omia prova a rientrare. Barboni fa due ace e le laziali risalgono al meno due (12-10). Casillo prova a rimettere aria tra le due squadre, ma Cisterna non molla. Bertaiola sigla il meno uno (15-14). Cisterna difende con grande grinta e per la Kioto non è sempre facile mettere palla a terra. Un allungo rosanero obbliga Droghei a chiamare sospensione (20-16). Cisterna prova a rientrare, ma oramai Caserta ha preso il largo. Si arriva al 24-19. Cisterna annulla il primo, ma poi si inchina a Percan: 25-20.

L’avvio del quarto pare la fotocopia del primo parziale (0-4). Gagliardi chiama sospensione. La Kioto riprende immediatamente a macinare gioco. Lotti è una valida spalla per la Percan e la rimonta è servita (8-7). Droghei chiama sospensione. Il set si mantiene equilibrato. Harelik manda le squadre al time out tecnico con le campane avanti di due (12-10). Dalla sospensione la Kioto con il motore a palla. Facchinetti e Casillo fanno valere muscoli e centimetri al centro, Percan e Lotti continuano il loro show (20-16). Cisterna ha dato tutto, la Kioto non si ferma. Arrivano sei palle match (24-18). L’errore in ricezione delle laziali chiude definitivamente la sfida 25-18.

IL TABELLINO-

KIOTO CASERTA – OMIA CISTERNA 3-1 (15-25, 25-15, 25-20, 25-18)
KIOTO CASERTA: Casillo 11, Percan 19, Harelik 11, Gabbiadini 2, Barone (L), Facchinetti 8, Porzio (L), Lotti 9, De Lellis 1. Non entrate Galazzo, Paioletti, Modestino, Botarelli, Torchia. All. Gagliardi.
OMIA CISTERNA: Centi 5, Moreno Pino 1, Barboni 15, Noschese, Bertaiola 9, Muri 7, Talamazzi 10, Zampedri (L), Neri, Maruotti 10. Non entrate De Arcangelis. All. Droghei.
ARBITRI: Toni, Brancati.
NOTE – durata set: 21′, 22′, 24′, 25′; tot: 92′.

I RISULTATI-

Volley 2002 Forlì-Golem Software Palmi 2-3 (26-28, 25-15, 18-25, 25-18, 13-15);

Saugella Team Monza-Lardini Filottrano 2-3 (20-25, 21-25, 25-22, 25-11, 13-15);

Delta Informatica Trentino-Beng Rovigo 3-0 (25-16, 25-23, 25-10);

Volley Soverato-Clendy Aversa 3-0 (25-20, 25-9, 25-18);

Fenera Chieri-Lilliput Settimo Torinese 2-3 (21-25, 25-21, 20-25, 25-13, 6-15);

myCicero Pesaro-Entu Olbia 3-0 (25-17, 25-19, 25-9);

Kioto Caserta-Omia Cisterna 3-1 (15-25, 25-15, 25-20, 25-18)

LA CLASSIFICA- 

Volley 2002 Forlì 50, Volley Soverato 50, Saugella Team Monza 44, Lardini Filottrano 38, myCicero Pesaro 38, Delta Informatica Trentino 37, Kioto Caserta 35, Fenera Chieri 31, Entu Olbia 31, Golem Software Palmi 26, Clendy Aversa 21, Lilliput Settimo Torinese 16, Beng Rovigo 16, Omia Cisterna 8.

IL PROSSIMO TURNO- 

13/3/2016 Ore: 18.00
Saugella Team Monza-Volley 2002 Forlì;

Omia Cisterna-Delta Informatica Trentino;

Beng Rovigo-Fenera Chieri;

Clendy Aversa-Lilliput Settimo Torinese;

Lardini Filottrano-Kioto Caserta;

Entu Olbia-Volley Soverato;

Golem Software Palmi-myCicero Pesaro


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