Volley: A1 Femminile, Bergamo, il libero è Cardullo

Paola "Pally" ha scelto la Foppapedretti. La forte, e sfortunata giocatrice azzurra, arriva nella formazione orobica per dimostrare tutta la sua classe, il suo carattere e la tanta esperienza, maturata nei club e in nazionale
Volley: A1 Femminile, Bergamo, il libero è Cardullo
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BERGAMO- Non ci sarebbe bisogno di presentazioni. Basta il nome per scatenare ricordi ed emozioni legati ad una giocatrice che è salita sul tetto del mondo con la maglia della Nazionale Italiana. Una giocatrice avversaria di tante storiche battaglie contro la Foppapedretti. Un libero che ha fatto scuola. E che ha superato le prove più dure facendosi emblema del “non mollare”. Sì, è Paola Cardullo. Avete capito bene. E’ il nuovo libero della Foppapedretti targata 2015/2016.

Esperienza, medaglie e premi individuali non le mancano certo. Carattere e classe non sono da meno. Autorevole nel suo ruolo: basta il nome per capire che nella prossima stagione, là dietro, ci sarà da divertirsi, per i tifosi rossoblù, e da faticare, per le avversarie...

Insomma, che altro dirvi: signore e signori, il libero è servito! Un altro tassello che può garantire qualità, esperienza, certezze, voglia di vincere. Difese, recuperi, emozioni. Un pezzo di storia della pallavolo italiana che arriva a vestire la maglia della Foppapedretti Bergamo dopo aver vinto un campionato in Francia, tre Coppa Italia, una Coppa di Francia, due Supercoppa Italiana, due Coppa CEV, una Top Teams Cup, un Mondiale, due Europei, una Coppa del Mondo, una Grand Champions Cup... Pezzi d’oro che non le bastano, perché arriva a vestire la maglia che le mancava con la voglia di dimostrare che può ancora vincere molto...

« Bergamo è la Pallavolo in Italia - ci dice - Penso sia il sogno di qualsiasi atleta che punta a giocare nelle squadre migliori. Una Società d’élite dello sport come lo sono Juventus o Milan nel calcio. Per questo, quando ho saputo dell’interessamento della Foppapedretti mi sono sentita onorata. La chiamata che me lo annunciava mi ha fatto fare un balzo al cuore. Bergamo, wow... mi sono detta. In passato, una decina di anni fa quando ero a Novara, c’era stato un mezzo contatto, ma in realtà niente di concreto ».

Quindi oggi, dopo una carriera fatta di tante emozioni, tante medaglie, tanti premi e riconoscimenti individuali, la maglia della Foppapedretti diventa la ciliegina sulla torta della tua carriera?

« Sì proprio così, è la definizione giusta per questa mia nuova avventura. Credo che questo sia il momento giusto per me e per la Foppapedretti di incontrarci: io voglio vincere ancora, mi manca lo scudetto e prima di finire la mia carriera voglio provare a vincerlo. Ho ancora obiettivi importanti, penso sia bello poterli inseguire qui ».

Tanti onori in questi anni di serie A, ma anche qualche incidente di percorso che che ti ha creato delle difficoltà. Degli infortuni che ti hanno tenuta ferma. Come ne sei uscita?

« Sono stati infortuni che hanno influenzato la mia carriera perché mi hanno costretto a perdere delle stagioni. Mi hanno influenzata in negativo sotto questo aspetto, ma mi hanno cresciuta caratterialmente. Oggi sono ancora più determinata che in passato: se si vuole davvero qualcosa e ci si impegna davvero si ottiene. Perché se non ci credi davvero, quando ti senti dire che hai finito, che non giocherai mai più a pallavolo, difficilmente dimostri il contrario. Io ci sono riuscita e sono tornata in campo più determinata di prima ».

Com’è la Foppapedretti vista da avversaria?

« Un incubo! Sia quando giocavo a Novara che a Villa Cortese, ho vissuto degli scontri che mi sono rimasti sul groppone... La Foppapedretti è una delle avversarie più temute e quella che ha sempre dimostrato di più. Abbiamo avuto sfide infinite e forse se non ci fosse stata la Foppapedretti quello scudetto che mi manca a questo punto lo avrei già vinto... Un’avversaria scomoda che speri sempre di non incontrare sulla tua strada. Perché la Foppapedretti è la Pallavolo italiana ».


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