Inter, l’incastro per Gudmundsson

Il piano nerazzurro per arrivare alla stella del Genoa passa attraverso la cessione di Correa e Arnautovic
Inter, l’incastro per Gudmundsson© Getty Images

MILANO - «Sento dire che avremo cinque attaccanti, ma io penso che, alla fine, ne avremo quattro». Tra le tante dichiarazioni a margine della lunga giornata di festa di domenica, ecco spuntare le parole di Ausilio. Insomma, a detta del direttore sportivo nerazzurro, allargare il reparto offensivo, almeno per il momento, non sembra una priorità. Una riflessione, comunque, è d'obbligo: non siamo nemmeno entrati nel mese di maggio e i piani possono sempre cambiare. Tanto più che qualche movimento attorno a Gudmundsson è stato fatto, con tanto di studio per un’operazione in stile Frattesi. Ovvero prestito con obbligo di riscatto, con un giovane - Zanotti, ora al San Gallo, il nome in ballo - da girare al Genoa per finanziare lo stesso prestito. E anche i segnali provenienti dall’attaccante islandese sono stati di apertura verso una permanenza in serie A e quindi anche nei confronti dell’Inter. 

Inter, occhio a Correa

Ecco, allora dietro le frasi di Ausilio potrebbe esserci in realtà la necessità di fare prima spazio per Gudmundsson, oppure per un’altra punta. E, per la verità, non si tratta nemmeno di un dettaglio. Se Taremi è la new-entry, ormai abbondantemente confermata, l’uscita sicura è quella di Sanchez, il cui contratto scadrà il 30 giugno. Ebbene, con l’iraniano, Inzaghi avrebbe già le sue quattro frecce per il reparto offensivo. Anzi, la prospettiva è quella di averne anche una quinta. Già perché se il Marsiglia, con buona pace di Roma e Atalanta, non dovesse conquistare l’Europa League, con conseguente promozione in Champions per l’anno prossimo, Correa se ne tornerà alla Pinetina. Obbligando, quindi, Marotta, lo stesso Ausilio e Baccin a trovare modo di piazzarlo. Con tutte le difficoltà del caso, peraltro: stagione da dimenticare e un solo anno di contratto rimasto. 

Inter, dubbio Arnautovic

Non si sbaglia dunque a immaginare che, per lo sbarco di Gudmundsson - o di un altro attaccante - al momento, esistano due nodi da sciogliere. Uno è, appunto, Correa: ovvio che in viale Liberazione facciano il tifo per l’OM. L’altro, invece, è Arnautovic. La sua stagione ha avuto più ombre che luci, a causa soprattutto dei guai fisici che l’hanno condizionato. L’Inter ne ha risentito fino a un certo punto, grazie alla stagione monstre di Lautaro e Thuram. Evidentemente, potrebbe essere un rischio dare per scontato che si ripetano anche l'anno prossimo. E, in caso di necessità, Arnautovic riuscirà a dare le risposte adeguate, tenuto conto che, nel frattempo, ha compiuto 35 anni? 


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L'Inter e Arnautovic: resistere sì, ma...

Intendiamoci, al di là del fatto che è letteralmente adorato dai compagni, l’austriaco non sarebbe di facile sistemazione. L’eventualità, però, va tenuta in considerazione. Soprattutto se la pista Gudmundsson assumesse ancora più concretezza. Il tutto, ovviamente, escludendo cessioni di pedine pesanti. Assodato che Inzaghi (in primis) e la dirigenza puntano a non sacrificare nessuno, nulla però si può escludere, soprattutto davanti a un’offerta ritenuta indecente o irrinunciabile. A ogni, segnali di questo tipo in viale Liberazione non ne sono arrivati. Tuttavia, non può nemmeno essere trascurato il fatto che, a esempio, Thuram ha una clausola di uscita da ottantacinque milioni... 


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MILANO - «Sento dire che avremo cinque attaccanti, ma io penso che, alla fine, ne avremo quattro». Tra le tante dichiarazioni a margine della lunga giornata di festa di domenica, ecco spuntare le parole di Ausilio. Insomma, a detta del direttore sportivo nerazzurro, allargare il reparto offensivo, almeno per il momento, non sembra una priorità. Una riflessione, comunque, è d'obbligo: non siamo nemmeno entrati nel mese di maggio e i piani possono sempre cambiare. Tanto più che qualche movimento attorno a Gudmundsson è stato fatto, con tanto di studio per un’operazione in stile Frattesi. Ovvero prestito con obbligo di riscatto, con un giovane - Zanotti, ora al San Gallo, il nome in ballo - da girare al Genoa per finanziare lo stesso prestito. E anche i segnali provenienti dall’attaccante islandese sono stati di apertura verso una permanenza in serie A e quindi anche nei confronti dell’Inter. 

Inter, occhio a Correa

Ecco, allora dietro le frasi di Ausilio potrebbe esserci in realtà la necessità di fare prima spazio per Gudmundsson, oppure per un’altra punta. E, per la verità, non si tratta nemmeno di un dettaglio. Se Taremi è la new-entry, ormai abbondantemente confermata, l’uscita sicura è quella di Sanchez, il cui contratto scadrà il 30 giugno. Ebbene, con l’iraniano, Inzaghi avrebbe già le sue quattro frecce per il reparto offensivo. Anzi, la prospettiva è quella di averne anche una quinta. Già perché se il Marsiglia, con buona pace di Roma e Atalanta, non dovesse conquistare l’Europa League, con conseguente promozione in Champions per l’anno prossimo, Correa se ne tornerà alla Pinetina. Obbligando, quindi, Marotta, lo stesso Ausilio e Baccin a trovare modo di piazzarlo. Con tutte le difficoltà del caso, peraltro: stagione da dimenticare e un solo anno di contratto rimasto. 

Inter, dubbio Arnautovic

Non si sbaglia dunque a immaginare che, per lo sbarco di Gudmundsson - o di un altro attaccante - al momento, esistano due nodi da sciogliere. Uno è, appunto, Correa: ovvio che in viale Liberazione facciano il tifo per l’OM. L’altro, invece, è Arnautovic. La sua stagione ha avuto più ombre che luci, a causa soprattutto dei guai fisici che l’hanno condizionato. L’Inter ne ha risentito fino a un certo punto, grazie alla stagione monstre di Lautaro e Thuram. Evidentemente, potrebbe essere un rischio dare per scontato che si ripetano anche l'anno prossimo. E, in caso di necessità, Arnautovic riuscirà a dare le risposte adeguate, tenuto conto che, nel frattempo, ha compiuto 35 anni? 


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