Napoli, De Laurentiis fissa la deadline: ecco quando sarà scelto l'allenatore

I candidati in lista per la panchina: da Gasp a Pioli, con la variabile Conte e Italiano sullo sfondo
Fabio Mandarini
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Aurelio De Laurentiis è tornato a Roma per impegni istituzionali dopo la partita contro la squadra di De Rossi e l’ennesima delusione della stagione. O per lo meno sotto il profilo del risultato: la prestazione del Napoli è stata convincente sia sotto il profilo del gioco sia e soprattutto sotto quello della voglia, e non è un caso che il presidente abbia interrotto il ritiro e sia anche andato nello spogliatoio del Maradona a recapitare di persona i complimenti ai giocatori e a Calzona. Poi, libro chiuso e arrivederci alla prossima. Cioè alla presentazione del film-scudetto, in programma giovedì a Napoli, formato anteprima, con carpet tricolore sull’asfalto del salotto della città. Nessuna anticipazione, invece, sul tema della panchina, il pezzo forte della ricostruzione che ha l’aroma e i sapori della rifondazione: Gian Piero Gasperini e Stefano Pioli sono lì, in cima alla lista delle storie lette e scritte a quattro mani, e poi sullo sfondo Vincenzo Italiano e ancora lui, Antonio Conte, la variabile non controllabile, l’amico di Aurelio e un obiettivo del presidente al tramonto della breve era Garcia. Un poker di soluzioni e due filosofie di base. Ce n’è per tutti i gusti, difesa a quattro e anche a tre. E in mezzo, giusto per divagare sul tema mercato, Alessandro Buongiorno, difensore buono per tutte le stagioni, il primo nome della lista estiva confezionata con il nuovo responsabile in pectore dell’area sportiva Giovanni Manna, ancora legato alla Juve dal punto di vista contrattuale e dunque ufficialmente in carica e operativo soltanto a fine stagione. Tra meno di un mese.

Napoli, la scelta sull'allenatore

Il Napoli riflette, valuta, analizza e aspetta: Pioli è in uscita dal Milan e ha nelle corde i tasti tattici per evitare una rivoluzione, proprio come Italiano. Loro sono quelli della difesa a quattro, del tridente o del 4-2-3-1 che in qualche modo potrebbe aiutare il rilancio di Raspadori al centro del villaggio. Conte e il Gasp, che è la grande tentazione da anni, sono invece i fautori della difesa a tre, ma De Laurentiis ha ormai sfondato porte e portoni. E abbattuto ogni tipo di preclusione. Scelta complessa, da coniugare con gli impegni di chi è ancora legato al presente (Gasperini e Italiano), e poi il piano per il futuro: la costante è l’ambizione di tutti i signori-candidati. De Laurentiis, dicevamo, riflette con i suoi collaboratori: l’obiettivo è scegliere per la fine del campionato, subito dopo il 26 maggio. Perché la rifondazione, questa volta, deve avere le idee molto chiare.


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