Serie B

No ai ricorsi sulla perentorietà dei termini: Izzo e Avellino a processo il 7 aprile

No ai ricorsi sulla perentorietà dei termini: Izzo e Avellino a processo il 7 aprile

Il Collegio di Garanzia del Coni, presieduto dall'ex ministro Franco Frattini, respinge i ricorsi sui «vizi formali» presentati da nove soggetti tra società e tesserati. Si svolgerà regolarmente, dunque, il processo in cui è coinvolto il club irpino e alcuni suoi ex tesserati, tra cui il difensore del Genoa e della Nazionale per il quale la Procura Federale ha chiesto 6 anni di squalifica per illecito sportivo con preclusione, il tecnicismo che impedisce la richiesta di grazia e dunque riduzioni di pena. Il processo era stato aggiornato al prossimo 7 aprile. L'accoglimento del ricorso da parte di Frattini avrebbe di fatto impedito il regolare svolgimento di processi in cui ci fossero stati vizi formali tali da compromettere la possibilità di difendersi regolarmente.
L'Avellino si aggrappa al Coni. Anche Izzo e altri deferiti sperano

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Oggi pomeriggio si discute presso il Collegio di Garanzia del Coni presieduto dall'ex ministro Franco Frattini, riunito a sezioni unite, il ricorso di alcune società che chiedono l'affermazione del cosiddetto principio della "perentorietà dei termini procedurali" del Codice di Giustizia Sportiva. La pronuncia del Collegio potrebbe essere decisiva anche per il processo che vede coinvolto l'Avellino e una serie di suoi tesserati o ex tali. Tra questi il difensore del Genoa Armando Izzo per il quale la Procura federale ha chiesto 6 anni di squalifica e 20 mila euro di ammenda con l'aggravante della preclusione, un tecnicismo che impedirebbe al difensore nel giro della Nazionale di richiedere sconti di pena.

Lady Stirpe campionessa di solidarietà

La moglie del presidente del Frosinone, Barbara Gemelli, ha guidato la delegazione del club con il tecnico Marino in visita ai diversamente abili dell'Unitalsi grandi sostenitori del club.