Juve, chi è Di Maria: gli inizi, la carriera e le curiosità sul "Fideo"

Il campione argentino ha una storia particolare: scopriamo e ripercorriamo i momenti salienti del suo percorso

 Angel Di Maria nasce a Rosario il 14 febbraio 1988. Il padre, operaio nelle miniere di carbone, è un calciatore mancato del River Plate, a causa di un infortunio al ginocchio. Angel, invece, nonostante il fisco gracile e longilineo (da cui il soprannome "Fideo", "Spaghetto"), muove i primi passi nel Rosario Central prima di essere notato dal Benfica che nel 2007 lo acquista per 8 milioni.
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 Angel Di Maria nasce a Rosario il 14 febbraio 1988. Il padre, operaio nelle miniere di carbone, è un calciatore mancato del River Plate, a causa di un infortunio al ginocchio. Angel, invece, nonostante il fisco gracile e longilineo (da cui il soprannome "Fideo", "Spaghetto"), muove i primi passi nel Rosario Central prima di essere notato dal Benfica che nel 2007 lo acquista per 8 milioni.
 Dopo tre anni in Portogallo conditi da 119 presenze, 15 gol e 28 assist, arriva il grande salto, il Real Madrid. Il club spagnolo investe su Di Maria oltre 30 milioni e fa bene perché l'argentino si consacra come uno dei migliori giocatori del panorama internazionale, grazie alla sua tecnica sopraffina, alla sua velocità, generosità e ottima capacità nel dribblare gli avversari e servire perfettamente i compagni. Mancino di piede, gioca prevalentemente come esterno destro d'attacco, ma può agire anche come mezzala in un centrocampo a tre o trequartista dietro le punte.
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 Dopo tre anni in Portogallo conditi da 119 presenze, 15 gol e 28 assist, arriva il grande salto, il Real Madrid. Il club spagnolo investe su Di Maria oltre 30 milioni e fa bene perché l'argentino si consacra come uno dei migliori giocatori del panorama internazionale, grazie alla sua tecnica sopraffina, alla sua velocità, generosità e ottima capacità nel dribblare gli avversari e servire perfettamente i compagni. Mancino di piede, gioca prevalentemente come esterno destro d'attacco, ma può agire anche come mezzala in un centrocampo a tre o trequartista dietro le punte.
Nell'agosto del 2014, forte di un palmares ormai invidiabile tra cui spicca la Champions League conquistata nel 2014 con Ancelotti in panchina, Di Maria viene strappato a suon di milioni (circa 75) dal Manchester United, diventando così protagonista del quinto trasferimento più costoso della storia del calcio, il più oneroso per un club britannico.
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Nell'agosto del 2014, forte di un palmares ormai invidiabile tra cui spicca la Champions League conquistata nel 2014 con Ancelotti in panchina, Di Maria viene strappato a suon di milioni (circa 75) dal Manchester United, diventando così protagonista del quinto trasferimento più costoso della storia del calcio, il più oneroso per un club britannico.