I voti, a cura di Giorgio Marota, dei giocatori biancocelesti dopo il ko per 1-0 con il Genoa alla seconda giornata di campionato

Provedel 5 
A inizio gara si fa sorprendere da un traversone di Vasquez che finisce sulla traversa, poi sul tiro di Frendrup non ha la prontezza di respingere lateralmente il pallone, mettendolo sopra la testa di Retegui che lo spinge in rete.  

Lazzari 4,5 
In attacco è disordinato, in fase difensiva soffre terribilmente la brillantezza di Gudmundsson. Tanti cross... tutti sballati.  

Casale 5 
È il laziale che tocca più palloni, ma le sue gambe appaiono ancora pesanti e la manovra non parte mai fluida. Distratto sul gol del Genoa. 

Romagnoli 5 
Tiene alto il morale della truppa e pure la linea difensiva, ma in campo aperto sbanda insieme al collega di reparto.  

Marusic 5 
Una serata sottotono, in cui gli riesce davvero poco. Malinovskyi lo costringe a stare soprattutto nella sua metà campo. Pellegrini (21’ st) 5,5: 
La sua grinta è una medicina per la squadra, ma contribuisce poco alla manovra offensiva. 

Kamada 4 
Impreciso ai limiti dell’irritabilità: il giapponese appare lento e fuori forma. Da un suo errore nasce la ripartenza genoana che porta all’1-0. Vecino (21’ st) 5,5: Tira fuori gli artigli, si inserisce, contrasta e prova la conclusione da fuori. Forse uno così sarebbe servito dall’inizio. 


Cataldi 5 
L’interdizione gli riesce, la costruzione stavolta un po’ meno. Col passare dei minuti scompare lentamente tra le maglie rossoblù. Castellanos (34’ st) 5,5: Un po’ di sano agonismo e un colpo di testa di poco fuori.  

Luis Alberto 6 
L’ultimo ad arrendersi. È il più ispirato della mediana e cerca spesso il varco per gli attaccanti. Lucido nell’assalto finale. 

Felipe Anderson 4,5 
Incerto, a tratti falloso, sbatte sugli avversari come un pungiball e non li supera praticamente mai in dribbling. Isaksen (21’ st) 5,5: Da un paio di slalom s’intravede il gran potenziale che possiede. Merita più spazio.  

Immobile 5 
Il capitano lotta come un leone, ma certe volte appare fin troppo lezioso negli appoggi. Imperdonabile l’errore a mezzo metro da Martinez, quando colpisce una traversa che avrebbe cambiato la storia del match. 


Zaccagni 6 
Si vede a sprazzi nel primo tempo, mentre nel secondo appare più al centro del gioco laziale. 

Sarri (all.)5 
Il campo sabbioso di certo non aiuta il palleggio della Lazio, lento e prevedibile, ma la squadra non sembra avere un piano B e si impantana nell’organizzazione difensiva del Genoa. Nella ripresa i suoi giocano di cuore e polmoni, ma non può bastare.

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