I legali di Schwazer contro la Wada: "Meritano disprezzo"

Gli avvocati del marciatore contestano le iniziative dell'antidoping mondiale: "Stiamo andando alla Corte europea dei diritti dell'uomo"
I legali di Schwazer contro la Wada: "Meritano disprezzo"© LaPresse
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I legali di Alex Schwazer replicano duramente all'Agenzia mondiale antidoping (Wada), secondo cui le provette del marciatore altoatesino "non hanno subito alcuna manipolazione". "Errare potrebbe anche essere umano (non in questo caso, perché c'è, a dir poco, la malafede), ma perseverare è diabolicum!", scrivono gli avvocati dell'atleta, Gerhard Brandstatter e Thomas Tiefenbrunner, in un comunicato. Le iniziative della Wada "meritano solo disprezzo". "Insistere con delle perizie segrete, al di fuori da ogni contraddittorio, da soggetti discussi, su urine fantomatiche, senza osservanza di procedura alcuna, tradisce solo il disperato tentativo di giustificare un procedimento ingiustificabile, gravemente viziato dall'inizio, da Racines fino a Rio, con violazione di ogni elementare principio di un giusto processo, anche arbitrale", sottolinea la nota.

"Andremo alla Corte europea dei diritti dell'uomo"

"Conferma - si legge ancora - il mancato rispetto del pronunciamento di un giudice italiano sulla base di un accertamento peritale tecnico scientifico di altissimo livello; in tale sede si sarebbe potuto e dovuto fornire controprove concrete, non prodotte, anzi si è ricorso anche in quella ad una perizia tardiva, fuori contraddittorio, assolutamente avventurosa ed insostenibile". "L'imbarazzo di Wada deve essere grande, se si tenta di riparare con iniziative così illegittime; il tutto di fronte ad una dichiarazione confessoria documentata di Iaaf, che parla di un 'plot against A.S.' e cioè di un complotto contro Alex Schwazer! Stiamo andando alla Cedu, Corte Europea dei diritti dell'uomo, di Strasburgo, mentre queste iniziative di Wada meritano solo disprezzo", concludono i legali dell'atleta.


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