Mondiali Indoor, il bilancio del presidente Mei
«Non ci sono solo le medaglie, penso anche a imprese come quelle di Catalin o di Sveva Gerevini nel pentathlon - è il bilancio finale del presidente della Federatletica Stefano Mei - Ora ci proiettiamo alla stagione all'aperto con due appuntamenti straordinariamente importanti. Il primo in casa, gli Europei a Roma che saranno un'Olimpiade per qualcuno, e poi ovviamente i Giochi di Parigi. Sono convinto che tra Roma e Parigi i ragazzi continueranno a far parlare di noi». Al direttore tecnico azzurro, Antonio La Torre, è piaciuta «la gioventù, le medaglie di Furlani, Simonelli e Dosso che, insieme a Leonardo Fabbri, hanno saputo dare un nuovo impulso. Una "new wave" che ci saprà regalare grosse soddisfazioni, e fin qui hanno dimostrato che nel mondo sanno starci bene. Jacobs si sta allenando bene, il marciatore Stano ha ottenuto il ventiquattresimo record italiano di questo inizio stagione e sono un ottimo viatico. Ora si riparte, il mondo corre».
La rivincinta dei 'piccoli'
Chiude qui un'edizione di Mondiali che, tra l'altro, rappresenta anche l'ennesima rivincita dei "piccoli". Nei 60 femminili, sabato è arrivato il titolo iridato di Julien Alfred, rappresentante della caraibica Santa Lucia e vittoriosa con il miglior crono dell'anno di 6"98; nel triplo di Thea Lafond, da Dominica, l'unica quest'anno oltre i 15 metri. Da qui in poi palazzetti chiusi, è il momento di preparare il cammino verso Parigi.