I dubbi sulla morte di Marco Pantani
Di seguito, uno stralcio delle parole di Davide Cassani: «Sapevamo tutti che Marco non stava bene e che stava attraversando un periodo difficilissimo. Ma da lì a pensare che sarebbe morto, ce ne corre. Tutti quanti noi siamo fragili e abbiamo un punto debole, anche i campioni. Marco aveva questo, era un ragazzo orgoglioso e teneva tantissimo al giudizio altrui. E purtroppo quel punto debole l’ha portato al 14 febbraio 2004». Le parole di Tonina, la mamma di Marco Pantani: «Ho visto Marco portato via nel sacco. E lì ho cominciato a dire ‘me l’hanno ammazzato!’. Ho fatto un po’ la matta perché me l’hanno ammazzato. È inutile che io vada avanti perché tanto la verità non verrà mai fuori». «Io voglio la verità scritta, nient’altro. Solo allora potrò morire in pace. Prima no». Alcune dichiarazioni del giornalista Davide Dezan: «L’hanno ucciso due volte: a Madonna di Campiglio, il 5 giugno 1999, hanno ucciso il campione. Invece a Rimini, il 14 febbraio 2004, hanno ucciso l’uomo. Non torna niente, ci sono tantissime incongruenze, nulla in quella stanza è come sembra e tutto quello che si è visto è una macroscopica messa in scena».