Maratona di Roma, che spettacolo: segreti e retroscena di una giornata storica

Una scommessa vinta: invasione di stravaganze e bella umanità
Maratona di Roma, che spettacolo: segreti e retroscena di una giornata storica© BARTOLETTI
Christian Marchetti
3 min

ROMA - La scommessa è vinta, adesso si può dire. Tutti i cambiamenti decisi per snellire il percorso dell’Acea Run Rome The Marathon, la maratona di Roma, e per fare di necessità virtù, visti i lavori in corso per il Giubileo, hanno portato i frutti sperati. Oltre al dato tecnico con il nuovo record della corsa maschile, le foto dei partecipanti al traguardo con il Colosseo sullo sfondo sono le tante ciliegine su una grandissima torta. E pazienza se qualcuno tra gli spettatori (forse più di qualcuno) si sia ritrovato smarrito sotto lo striscione "Arrivo" per il senso rivoluzionato: partenza dai Fori Imperiali verso il celeberrimo anfiteatro e ritorno sullo stesso tratto. 

I momenti speciali

Tutto da ricordare. Dal sole sul percorso, e dalla splendida giornata primaverile, al consueto entusiasmo trascinante delle partenze scaglionate in onde. Per tutti, i tanti pacer con le indicazioni per i tempi. A guidare i partecipanti con le tre ore e mezza come obiettivo un sacerdote: il giovane don Samuel Anderson di Athletica Vaticana. 
Tra i più estroversi, un uomo in smoking e bombetta e un altro con un completo (rivedibile, ci permetta) giacca e pantalone fucsia. E ancora parrucche («Diego Armando MaraTona!», esclamava qualcuno al passaggio di un tipo coi ricci sintetici. E pure questa è rivedibile), bandiere, messaggi da lanciare. La scritta più bella l’abbiamo vista su una t-shirt e diceva: «Ho battuto il cancro». 

Primi e ultimi

A proposito, l’oramai tradizionale Coppa degli Ultimi è andata alla 50enne pacer statunitense Julia Khvasechko, la cui storia di rinascita dopo la malattia è stata tra le più struggenti e significative dell'ultima maratona di New York. 
La competizione riservata alle staffette, in cui era presente anche la squadra dell'ambasciata svizzera guidata dall’ambasciatrice Monika Schmutz Kirgöz, è stata vinta dallo Joma Team in 2h28:52, davanti a S.S. Lazio (2h29:39) e Team 458 (2h34:10). 

La Fun Run ministeriale

Stefano Mei ha mantenuto la promessa. Il presidente della Federatletica ha infatti preso parte alla colorata stracittadina da 5 km della Fun Run. Per lui tenuta ufficiale da atleta azzurro; con t-shirt ufficiale dell’evento, invece, il ministro dello Sport, Andrea Abodi. Entrambi si sono ritrovati a capo della chiassosa appendice della Run Rome, un corpo unico che ha portato a oltre 40.000 i partecipanti complessivi. Un record, come primato assoluto nel nostro Paese è il dato delle 15.175 persone che hanno completato tutti e 42,195 i chilometri della corsa. Chi arrivando stremato, chi saltando come un grillo con le braccia alzate. Esserci e condividere, prima di tutto. 


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