Padel, Mancini: una passione oltre il calcio

Il ct della Nazionale: "Ho iniziato a giocare al TC Aeroporto. Amo questo sport perché fatico e mi diverto tanto"
Padel, Mancini: una passione oltre il calcio
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In Emilia-Romagna parlare di padel è come tornare indietro nel tempo. Proprio da qui, trenta anni fa, nacque Federazione Italiana Gioco Padel e le prime strutture che iniziarono, dopo Vicenza, a montare campi. Bologna fu il motore di questo sviluppo e in particolare il Tennis Club Aeroporto, che nel 2000 montò i primi due campi in muratura e sta valutando una nuova sede sul territorio alla luce del forte impegno da parte di imprenditori a costruire nuovi impianti. «Sono felice di vedere che questo sport è cresciuto in maniera esponenziale – racconta Giovanni Toni, direttore del Club dal 2007 al 2019 – al TC Aeroporto si svolse il primo corso istruttori e dal nostro club portarono il campo per le finali del Foro Italico negli anni 2007-2008». 

Il ct della Nazionale

Dai primi Anni Duemila a oggi, il padel ha fatto molto strada: «Sono convinto che crescerà ancora, la bellezza di questo sport è che dopo un minuto tutti possono giocare una partita e si divertono, dai più piccoli agli anziani. La Federazione sta facendo un grandissimo lavoro. Ho seguito le parole di Roberto Agnini, che mi incitava fin dagli albori credere che questo sport sarebbe un giorno esploso». Sono molti gli ex calciatori che sono passati in questi anni a giocare, da Mihajlovic a Marcolin fino all'attuale ct dell’Italia Roberto Mancini: «Ho iniziato a giocare TC Aeroporto tanti anni fa – racconta il tecnico -. In quegli anni, c'erano solo i campi qui Bologna e nessuno conosceva questo sport. Il padel mi è piaciuto fin da subito perché è uno sport che diverte, fai fatica impari velocemente». Mancini, che libero da impegni da lavogioca due volte a settimana tra Roma e Bologna, è convinche il trend di crescita continuerà ancora nei prossimi anni: «Ti diverti fin dalle prime partite e anche se ancora oggi non tutti lo conoscono, il padel continuerà a crescere in maniera esponenziale perché è uno sport aggregante. Gli sportivi sono sicuramente più portati dentro la gabbia, in particolare sulla lettura del gioco. Tra gli ex calciatori ce ne sono tanti bravi, come Candela, Totti, Fiore, Giannichedda, Marchegiani e Di Canio». Con Mihajlovic, attuale allenatore del Bologna, Mancini non ha ancora giocato ma Giovanni Toni intervenendo nella conversazione sottolinea ridendo: «Io li ho visti giocare tutti e due, Mancini è senza dubbio più bravo». Infine, una battuta del ct sui prossimi impegni della Nazionale: «Il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso, ossia arrivare fino in fondo, sia agli Europei che alla Fase Finale della Nations League».


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