Padel4Brain: tutti in campo al Puro Padel Club

A Fabrica di Roma grande iniziativa per il sociale: è partito un progetto speciale riservato ai ragazzi autistici
Padel4Brain: tutti in campo al Puro Padel Club
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ROMA - Allenarsi, partecipare, divertirsi. Ma soprattutto esserci. Decolla il progetto Padel4Brain, un'iniziativa che vede
come protagonisti i ragazzi autistici dai 12 ai 20 anni, coinvolti nel gioco con lezioni dedicate esclusivamente a loro, affiancati da figure professionali specifiche per ogni esigenza. Tutto è nato da un’idea di Claudia Bonamici, terapista psico-educazionale della riabilitazione dell’età evolutiva, e di Camilla Perazzoni, club manager di Puro Padel Club. "Puro" è la parola che ricorre spesso da queste parti. Siamo a Fabrica di Roma, dove c'è il primo club indoor italiano in cui si pratica sport senza "offendere" l'ambiente. "Questa iniziativa - dicono in coro Paolo Paolelli e Lorenzo Graziani, soci fondatori di Puro Padel Club - si inquadra all’interno delle attività di Puro Sport dedicate al sociale. L’idea è quella di accogliere bambini e ragazzi affetti da disabilità mentale, con particolare riferimento al disturbo dello spettro autistico, all’interno della nostra struttura. La scelta in questo senso è stata quella di coinvolgere anche il centro polifunzionale di Civita Castellana, un’équipe di personale altamente qualificata nella riabilitazione dell’età evolutiva".

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Padel4Brain per l'inclusione: ragazzi giocano gratis seguiti da uno psicologo

L'obiettivo è quello di inserire lo sport al centro di un percorso di inclusione all’interno del quale i partecipanti possano svolgere attività fisica, confrontarsi in una sana competizione e creare una rete di preziosi scambi relazionali con il mondo esterno. L'iniziativa è partita da una settimana. I ragazzi giocano gratis e sono seguiti da una psicologa e da un maestro di padel. Una mamma di un ragazzo autistico racconta: "La disponibilità, la cortesia e la generosità della struttura hanno permesso a mio figlio di passare del tempo a giocare, a relazionarsi con l'ambiente, con il maestro e con i vari collaboratori. La cosa che più mi ha colpito è che il mio ragazzo sul campo si sentiva “uno qualunque”, era felice
nella normalità della situazione, cosa che la vita quotidiana difficilmente riserva a loro". Decisivo il ruolo che hanno avuto le aziende del territorio nella realizzazione del progetto (a sostenere il progetto ci sono aziende e partner del territorio particolarmente attente al sociale e all’innovazione: Ceramica Flaminia, Colbam, Disegno Ceramica, Italchamotte, Studio dentistico Graziani, Studio Giannini). "Il contributo di aziende locali è un elemento fondamentale del modello Padel4Brain che replicheremo negli altri circoli in Italia", chiudono gli organizzatori.


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