La carica di Tello: "Voglio restare al top"

Dopo 3 finali perse lo scorso anno l'argentino, che fa coppia con Federico Chingotto, non vuole fermarsi: "Possiamo fare di meglio"
La carica di Tello: "Voglio restare al top"
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Juan Tello, giocatore di sinistra, fa coppia fissa dal 2016 con Federico Chingotto, con cui forma un team tra i più longevi del padel professionistico. Insieme hanno vinto nel 2020 un torneo del WPT (Open di Las Rozas) e lo scorso anno sono arrivati a disputare ben 3 finali tutte perse, nei Master di Valladolid, Cascais e Barcellona.

Quando hai iniziato a giocare a padel?
«A 15 anni nella mia città, insieme ai miei amici del quartiere. Vengo dal basket, ma ho giocato anche a tennis e questo mi ha aiutato molto nell’adattarmi al padel molto più velocemente di altri».

Cosa ami di più del padel e pratichi altri sport?
«Amo tutto del padel. Se non avessi giocato a padel avrei sicuramente continuato con i canestri, anche se la cosa strana è che sono un mancino ed è poco comune nel basket per un tiratore (ride, ndr)».

A che età sei diventato un professionista?
«Avevo 18 anni e mi trasferii nella capitale, dato che nella mia città non c'era un maestro che potesse farmi crescere adeguatamente».

La partita indimenticabile?
«Nel 2021 a Città del Messico, ma ce ne sono state anche molte altre, mi ricordo che in alcuni casi i giochi duravano tantissimo: per esempio contro Di Nenno e Navarro, per aggiudicarci un punto, abbiamo dovuto giocare per oltre 6 minuti».

Di ogni compagno che hai avuto, qual è lo skill che più ti ha impressionato?
«Nella mia carriera professionale preferisco parlare solo di Fede con cui gioco da 6 anni e apprezzo molto il suo carisma, la grinta e soprattutto il suo talento».

Se dovessi allenare una coppia maschile e femminile chi sceglieresti?
«Per le donne mi piacerebbe allenare la coppia Aranza-Nela, mentre per gli uomini decisamente i numeri 1».

Il tuo maggior rammarico?
«Perdere la finale in un torneo».

Se dovessi tracciare un bilancio del 2021, ti ritieni soddisfatto o potevi fare di più?
«Ovviamente ogni anno possiamo fare di meglio e continueremo a lavorare duro come fatto fino a oggi per essere sempre al top».

Come è andata la pretemporada con Federico?
«Molto bene e siamo molto carichi».

Il tuo colpo preferito e quello su cui migliorare?
«Il mio tiro preferito è la volèe di rovescio e comunque devo migliorare ogni colpo perché sono tutti molto importanti».

Ci descrivi la tua racchetta?
«Della mia Bullpadel Vertex 03 adoro la sua forma a diamante e apprezzo molto la sua maneggevolezza, potenza e ottimo controllo».

Cosa ami fare nel tuo tempo libero?
«Passare del tempo con la mia fa- miglia e divertirmi con gli amici».

Cosa ne pensi dello sviluppo in Italia?
«C'è un livello alto in Italia e sono sicuro che tra qualche anno vedremo molti dei vostri giocatori combattere nelle prime posizioni. C’è molta attenzione anche da parte delle aziende, degli organizzatori di eventi e degli organi federali, che si stanno dando da fare in modo egregio, con l’obiettivo di far crescere questo sport sempre di più».

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
«Diventare il numero 1»


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