L’Italia elegge i suoi campioni

L'Orange Padelclub di Roma vince lo scudetto, il presidente Tommasi: “Orgoglioso dei ragazzi”
L’Italia elegge i suoi campioni
Valeria Aiello e Alessandro Bisconti
4 min

ROMA - É stato un weekend bellissimo, sono orgoglioso dei miei ragazzi». È raggiante Guido Tommasi, presidente dell’Orange Padelclub. Il circolo romano ha conquistato il suo primo scudetto dopo un fine settimana praticamente perfetto nella spettacolare tre giorni all’Inside Padel di Capena, nella Capitale. Un weekend da sogno coronato col 3-0 al Village Paddle in finale, pur senza il grande assente Fernando Belasteguín, impegnato a Minorca col World Padel Tour. “Pensavamo di potercela fare - esclama Tommasi - perché venivamo da un quarto, un terzo e due secondi posti. Il nostro obiettivo era fare meglio, quindi indubbiamente ci speravamo. La nostra è una squadra consolidata, molto competitiva, anche se ci mancava “Bela”, ma la prova dei ragazzi è stata eccezionale”.

La finale

Dopo aver chiuso al primo posto il girone A e superato per 4-0 la semifinale contro il Magic Padel, l'Orange ha poi battuto i rivali del Village Paddle di Imola e Modena, arrivati in finale pur essendo alla prima esperienza in Serie A. Il primo punto dell’ultimo atto l'hanno griffato Simone Cremona e il giovane spagnolo Alex Arroyo. Poi ci hanno pensato l'azzurra Chiara Pappacena e la compagna Araceli Martinez. Quindi il punto dello scudetto con i due italo-argentini Denis Perino e Aris Patiniotis. “Il risultato non inganni - prosegue Tommasi - abbiamo vinto la finale 3-0 ma sono state tre partite molto equilibrate che potevamo anche perdere, soprattutto la sfida femminile e la terza gara. Non eravamo infatti così tranquilli”. Anche per questo il sapore della vittoria è stato ancor più inebriante. “Siamo molto felici - ammette il presidente dell'Orange Padelclub - è stata una bellissima emozione. Siamo consapevoli dell'importanza di finire finalmente sull'albo d'oro di uno sport in continua crescita e lì ci resteremo per sempre. Esporremo la coppa all'ingresso del nostro impianto. Siamo molto orgogliosi di tutto questo e adesso stiamo preparando la teca per conservare il nostro trofeo. Adesso ci aspettiamo un invito in Campidoglio perché abbiamo portato a Roma un titolo così importante”.

Percorso tricolore

Uno tricolore che parte da lontanissimo. “Questo è un percorso lungo iniziato nel 2014, siamo stati tra i primi a costruire due campi di padel in Italia. Una storia lunghissima che è stata coronata con lo scudetto grazie alla passione di tante persone. Dedico il successo a tutti coloro che in questi otto anni hanno messo impegno e volontà per arrivare a questo trofeo". Inevitabile la domanda “scomoda". E se ci fossero stati i pluriscudettati dell'Aniene? "Intanto voglio dire che la loro partecipazione avrebbe reso onore alla storia del campionato italiano - confessa Tommasi - in realtà noi siamo dispiaciuti per la loro assenza. Non so come sarebbe finita e che competitività avrebbero potuto avere coi giocatori impegnati nel World Padel Tour. In ogni caso i se e i ma non contano nello sport. Per loro abbiamo massimo rispetto e contiamo di sfidarli l’anno prossimo. Sarà comunque bello vincere o perdere con loro. Se concederemo il bis nella stagione che verrà? C'è un regolamento che è cambiato, difficile prevedere quello che succederà. Questa è una disciplina giovane soggetta a cambi di indirizzo. Siamo felicissimi che la Federazione abbia cambiato nome riconoscendo di fatto al padel lo stesso status del tennis. Noi dell'Orange Padelclub speriamo di aver contribuito alla crescita di questo sport, non dimentichiamo che abbiamo portato in Italia una leggenda come Belasteguín.


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