ROMA - Non solo ex calciatori. Perché il padel ha attratto in questi anni anche altri ambiti professionali, come il mondo del giornalismo e della televisione. Marco Mazzocchi, famoso conduttore televisivo, ci racconta come è nata la sua passione per questa disciplina sportiva: "Ho iniziato a giocare relativamente tardi, circa tre anni fa. Il Circolo che frequento, il Due Ponti Sporting Club, aveva iniziato a costruire dei campi e abbiamo lasciato il calciotto per questo sport. Piuttosto che prenderci a calci, abbiamo cominciato a prenderci a pallate".
Marco Mazzocchi sul padel
Marco da sempre è un grande appassionato di sport. Conduttore di importanti programmi televisivi e dei maggiori eventi sportivi come Europei di calcio e Olimpiadi, per lui la crescita del padel non è solo una moda: "Sarà uno sport che continuerà a crescere nei prossimi anni. Si vedono sempre più persone che giocano, tante immagini sui social anche di personaggi famosi con le racchette in mano. E' un boom paragonabile a quello del calcetto di 40 anni fa. La bellezza di questo sport è che si può iniziare a giocare anche senza un talento particolare, è facile da organizzare e i campo si mantengono facilmente. Il successo del padel è determinato dal fatto che sia una disciplina davvero per tutti, adatto a tutte le fasce d'età". Marco gioca con gli amici di sempre e attende la fine delle limitazioni per tornare al ritmo pre-lockdown ("Almeno due volte a settimana"): "Non ho ancora partecipato a tornei organizzati. Max Giusti da tanto tempo mi sta chiedendo di giocare insieme. Organizzeremo sicuramente una partita in primavera, per una vera sfida da Gliadiatori". Gladiatori come lo sono stati un anno fa a Pechino Express. Chissà che possa riverlarsi una coppia vincente anche nella 'gabbia' del padel.