Giovanni Sippelli: “Mi piacerebbe correre l’Acea Run Rome The Marathon con gli altri Senatori”

Domenica 27 marzo al via per la 27^ volta alla Acea Run Rome The Marathon il Senatore Giovanni Sippelli.  Tanto orgoglio per le sue continue presenze, la sua vita di corsa e l’amore per la maratona di Roma ed il suo desiderio di creare un ponte con i giovani, per continuare questa gloriosa tradizione
Giovanni Sippelli: “Mi piacerebbe correre l’Acea Run Rome The Marathon con gli altri Senatori”
Cesare Monetti
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ROMA - Lo troviamo sul “Più bel km d’Italia” a Reggio Calabria, sulla punta dello Stivale, dove sta completando la preparazione per la 27^ edizione dell’Acea Run Rome The Marathon, la nuova maratona di Roma, con lo sguardo rivolto alla sua città natale, Messina, e una vita di emozioni di corsa.

Giovanni Sippelli, prossimo ai suoi primi 70 anni, ha la genuinità di chi ama la corsa per quello che è, uno sport “comodo” da praticare quando lo si deve incastrare in una vita di famiglia, lavoro, spostamenti ma si ha voglia di stare in forma e vivere emozioni speciali.

Da bambino giocatore di calcio e basket, poi il trasferimento a Roma con la famiglia e intorno ai 30 anni la scintilla dell’amore per la corsa. Una freccia scoccata al lavoro, dove si stava organizzando una competizione interna sulla distanza di 1 km. Quella gara non si è mai svolta ma Giovanni ne ha messi in fila parecchi di km da allora, partecipando a tantissime gare.

Non ho esattamente il fisico da maratoneta ma la “Regina” mi ha sempre affascinato. Mi sono allenato quanto e come ho potuto per rincorrere il personal best ma soprattutto per vivere quelle emozioni sincere che chi ha fatto la fatica di un traguardo come quello della maratona sa apprezzare”, ha detto Giovanni.

La nascita del club dei Senatori risale alla 7^ edizione, quando dopo la manifestazione ai 60 partecipanti di tutte le edizioni venne offerto un riconoscimento. “Fino ad allora avevo corso la maratona di Roma soprattutto per ammirarne la straordinaria bellezza in assenza di traffico cittadino, anche queste sono emozioni speciali che conservo in un cassetto di ricordi indelebili”, ha commentato Giovanni. “Da quando sono stato insignito del titolo di Senatore mi sono reso conto che avevo un onore da difendere ed una tradizione da portare avanti. Un giorno, chissà, mi piacerebbe che noi Senatori potessimo passare il testimone ai giovani raccontando la nostra esperienza nelle scuole”, ha aggiunto.

Preparare una maratona è un impegno, a tratti gravoso a causa degli infortuni che, con l’età soprattutto, si presentano sempre più frequentemente e richiedono sempre più attenzione. “La maratona richiede uno stile di vita sano ed una preparazione continua, ogni anno il mio crono di certo non migliora ma sapere di essere un Senatore mi riempie di orgoglio e voglio portare avanti questa tradizione ancora per tanto tempo”, ha aggiunto Giovanni.

Giovanni ha corso tantissime maratone, memorie inestimabili sono legate anche al tifo della figlia e all’incoraggiamento quotidiano della moglie. “Ho avuto anche brutte esperienze, il muro, ad esempio, non sono mai riuscito ad evitarlo, ma il bello delle gare è che può succedere di tutto, come quella volta che mi sono trovato vicino a Gianni Morandi ed il tifo mi ha spinto a correre più forte di sempre…”, ha commentato.

Ogni gara ha una sua storia ed in 26 edizioni della maratona di Roma di certo saranno capitate avventure diverse, dal clima al tifo alle difficoltà di una giornata no. “Il mio libro della maratona di Roma è fatto di tantissime pagine. Ricordo che nel 2002 abbiamo combattuto contro un forte vento di tramontana, si gelava! Ma l’edizione che sicuramente ricordo con maggiore commozione è quella appena conclusasi perché a pochi km dall’arrivo ho incontrato un altro Senatore, Felice Nucci, e perché, come ogni anno, avevo paura di non farcela…Spero di poter dire altrettanto il giorno successivo alla gara!”, ha aggiunto.

Con qualche minuto in più sul cronometro ma la stessa voglia di sempre, Giovanni sarà in Via dei Fori Imperiali domenica 27 marzo, alla conquista di un altro traguardo. “I tempi? Non mi interessano più, sono orgoglioso di oneri e onori che raccontano il significato di Senatore. Mi piacerebbe correre un’edizione con altri Senatori, spero di trovarli al via, alla conquista di un nuovo traguardo e di un altro carico di emozioni da aggiungere al nostro bagaglio”, ha concluso.

 

 


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