41 anni dalla scomparsa di Terry Fox, il maratoneta amputato che lotta ancora contro il cancro

Sono trascorsi 41 anni dalla morte di Terry Fox, maratoneta canadese amputato che ha attraversato il Canada da est a ovest per raccogliere fondi per la lotta contro il cancro La sua personalità semplice e volitiva, il suo coraggio ed il suo spirito di sacrificio sono ancora fonte d’ispirazione per milioni di persone nel mondo
41 anni dalla scomparsa di Terry Fox, il maratoneta amputato che lotta ancora contro il cancro
Cesare Monetti
3 min

“Tu hai dato il coraggio a tutti di non darsi mai per vinti. Ci vorrà molto tempo prima che qualcuno prenda il tuo posto e dovrà essere qualcuno molto simile a te, qualcuno che non rinuncia mai a un sogno” frase simbolo e storica di Rod Stewart per la maratona della speranza di Terry Fox in Never Give Up A Dream. Da qui si potrebbe iniziare a raccontare di Terrance Stanley Fox, detto Terry Fox, un ragazzo canadese nato il 28 luglio del 1958, particolarmente abile negli sport e con un futuro da chinesiologo.

Sono trascorsi 41 anni dalla sua morte ma Terry è sempre un esempio di ottimismo e di coraggio per tutti quei giovani che ogni giorno combattono contro il cancro, un eroe moderno che vive attraverso la Terry Fox Foundation, un laboratorio scientifico per la ricerca sul cancro.

IL CANCRO - A 18 anni tampona un’auto e riporta ferite ad un ginocchio, quello destro, lo stesso che un anno dopo lo porterà ad eseguire dei controlli che condurranno ad una diagnosi di osteosarcoma, un tumore molto aggressivo che lo costringe all’amputazione della gamba. Per tanti potrebbe essere l’inizio della fine ma Terry ha un’ispirazione grazie ad una notizia, quella di un americano che ha corso la Maratona di New York con un arto artificiale.

Durante la chemioterapia inizia a giocare a basket nella nazionale per atleti in carrozzina, diventando 3 volte campione canadese e matura “Hope”, un folle progetto che prevede che corra da amputato da est a ovest lungo tutto il Canada, percorrendo 42.195 m, ovvero una maratona, al giorno con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere 22 milioni di dollari, un dollaro per ogni cittadino canadese, da destinare alla ricerca sul cancro.

HOPE – Prima di partire il 12 Aprile 1980, Terry riempie due bottiglie con acqua dell’Oceano Atlantico, una da conservare come souvenir e l’altra da svuotare nell’Oceano Pacifico ma il suo passaggio non ha grande risonanza fino all’incontro con il fondatore della catena Four Seasons che aveva perso un figlio per cancro. Si tratta di una svolta che permette a Terry di avere visibilità in tutto il paese, costruire un fondo, essere acclamato dalla folla e scortato dalla polizia e persino ricevere da un mendicante la sua chitarra, l’unica cosa che ha.

FINE DI UN SOGNO? – Dopo 143 giorni e più di 5.300 km la corsa di Terry si ferma a causa di metastasi polmonari, Terry ha pochi mesi di vita ma sa di aver raggiunto il suo obiettivo di raccogliere 22 milioni di dollari. Il sogno e l’impegno di Terry Fox continuano a vivere attraverso la Terry Fox Run, la corsa della speranza, che ha raccolto fondi per quasi 300 milioni di euro.

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA