TORINO - Torino e maratona è un connubio vero e antico, ormai centenario. Si partì addirittura nel 1919 per oltre un decennio, ma poi i tempi cupi della guerra ne hanno cancellato le tracce fino alla fine degli anni ’80 e ’90 dove ha vissuto anni di grande splendore.
Team Marathon con a capo Simone Oneglio, Alessandra Viano e Luca Vergnano hanno iniziato a gestire la 42km torinese nel 2016, il tempo di organizzare qualche edizione e poi è arrivata nel 2019 l’alluvione e lo straripamento del Po che ha cancellato la maratona solo 15 minuti prima del via con i tanti maratoneti già schierati in partenza, poi gli ultimi due anni difficili causa Covid. Nel 2020 nessuna gara, nel 2021 un’edizione di ripartenza tra mille restrizioni sanitarie.
2022, si ricomincia, con tanto entusiasmo e tanta voglia di riportare la parola Maratona ‘ai piani alti’ di Torino, si conferma la data al 6 novembre 2022 e si sceglie una nuova denominazione: Torino City Marathon, frutto dell’unione di idee e di energie con Torino Road Runners Asd. Già in programma oltre alla 42,195km anche la Torino City Run, corsa da 10 km competitiva e non, e la Torino City Junior, gara riservata ai più piccoli.
A parlare di questo ‘nuovo’ evento è Luca Vergnano, socio fondatore di T-Fast, e Alessandro Rastello di Torino Road Runners Asd, quest’ultimo grande nome di riferimento dei maratoneti piemontesi visto il passato agonistico di alto livello.
Luca, ancora un nome nuovo per la maratona a Torino, perchè si passa da T-Fast a Torino City Marathon?
Per la decisione degli organizzatori storici della maratona di Torino Luca Vergnano, Alessandra Viano e Simone Oneglio di rilanciare la Maratona a Torino, dando una svolta decisa rispetto al passato. Anche perchè il 2019 aveva visto l’annullamento della gara a causa di un’alluvione a pochissimi minuti dal via, nel 2020 c’era stata la cancellazione di quasi tutte le gare del mondo a causa della pandemia, e nel 2021 l’evento risentiva ancora del clima pesante post emergenza Covid 19. Quindi con l’intervento dell’amico Alessandro Rastello, già atleta azzurro, poi dirigente sportivo, allenatore ed organizzatore di eventi sportivi, si è cercato un partner nuovo e forte nel running torinese, Torino Road Runners ASD, per dare vita ad una nuova Società. Intorno si è creato un pool di oltre 30 Società FIDAL della provincia di Torino che daranno il proprio contributo alla realizzazione della Maratona.
Come è nata l'unione tra il gruppo di Team Marathon e Torino Road Runners?
Come detto prima, l’amicizia e la stima reciproca tra gli organizzatori di Team Marathon ed il team sportivo di Torino Road Runners hanno facilitato la messa a fuoco di un comune obiettivo: far tornare grande la maratona a Torino. Questo attraverso il coinvolgimento, come auspicato dall’Assessore Comunale allo Sport Mimmo Carretta, di tutte le Società FIDAL che ne fossero interessate.
Alessandro Rastello, quali i nuovi obiettivi di questa maratona?
Far tornare i torinesi a correre la maratona nella propria Città, ed attrarre i runner turisti, anche grazie al crescente appeal che riscuote Torino.
Una città di Torino che negli ultimi mesi in grande evidenza, ad esempio con Eurovision ma non solo. Come si colloca la maratona all'interno dei grandi eventi della città?
Dovrà diventare un evento di pari dignità, alla pari di Eurovision ed ATP Finals. Siamo convinti accadrà grazie anche alla collaborazione con le Istituzioni e al coinvolgimento delle Società interessate nel territorio torinese. Stiamo già raccogliendo i primi risultati, il primo passo è stata la scelta di una data in cui Torino City Marathon sarà l’evento della settimana.
Cosa sarà la maratona per i torinesi e i piemontesi?
Un ritorno al passato con uno sguardo al futuro. La Maratona a Torino è stata negli anni passati un motore ed uno stimolo per tantissime persone a muoversi, scegliendo uno stile di vita più sano ed attento al benessere fisico. Noi vogliamo riprendere questo tema importante. Un’occhiata al futuro perché vogliamo che la corsa sia sempre più considerata uno strumento di salute e prevenzione come avviene ormai in quasi tutto il mondo.
Quale il rapporto con le Istituzioni torinesi, c’è una visione comune?
È un rapporto cordiale e sincero. Le Istituzioni credono come noi al valore sociale, umano e sportivo dell’evento maratona ed infatti ci hanno guidato nella scelta di una data esclusiva per l’evento. Inoltre, siamo stati invitati a coinvolgere quanti più attori possibile nell’ambito del running, e questo consiglio, che abbiamo concretizzato, ci ha fatto capire quanto la maratona sia sentita a Torino e quante siano le Società che desiderano collaborare.
Ci può dire 3 novità di questo evento?
La collaborazione con la Fondazione dell’Istituto di Ricerca e Cura contro il cancro di Candiolo per la realizzazione della Torino City Run, corsa di 9km che si terrà in contemporanea alla Torino City Marathon, che servirà a raccogliere fondi per l’ospedale. Seconda novità il Villaggio dell’evento che sarà all’interno di Palazzo Carignano, edificio storico, sede del 1° Parlamento Italiano. Infine, terza novità, vi sarà un percorso nuovo e veloce, in fase di definizione, ma che certamente vedrà il passaggio di tutti i concorrenti all’interno del Motovelodromo, monumento sportivo che sta rinascendo in questo periodo.