Corso Venezia, il Castello sforzesco, piazza Duomo, piazzale Cadorna, CityLife e San Siro: le icone della città hanno fatto da sfondo a una meravigliosa giornata di sport, per un tributo a quella che Haruki Murakami ha definito “l’arte di correre”.
Tremila le staffette partite, per 900 mila euro di raccolta su Rete del Dono, un risultato che conferma la grande solidarietà del movimento del running.
Tra i tanti personaggi che hanno vissuto una domenica da frazionista, le stelle rossonere Dida, Billy Costacurta e Massimo Ambrosini per Fondazione Italiana Diabete, Alessandro Fabian, le Legend di Sport e Salute Filippo Magnini, Gabriella Dorio e Luana Pilia.
“Che bello! Ho fatto la quarta frazione. Non sono stato il più veloce di noi, Billy (Costacurta, ndr) non si batte, è velocissimo. Ma l’obiettivo non era andare forte, era raggiungere tanta gente con il nostro messaggio in favore della Fondazione Italiana Diabete. Oggi ha vinto l’organizzazione, ha vinto il cuore della gente” le parole di Massimo Ambrosini al termine della sua frazione di maratona.
Il perché dell’ex Milan Ambrosini per la Fondazione Italiana Diabete era stata svelata qualche settimana fa. "Da sei mesi la mia vita e quella della mia famiglia sono state sconvolte dalla malattia di nostro figlio più piccolo. Ad Alessandro è stato diagnosticato il diabete di tipo 1, che è una malattia autoimmune, cronica e degenerativa. Una malattia che non si vede, ma può avere conseguenze gravissime" le parole di Ambrosini.
Sposato con Paola Angelini, il pesarese ha tre figli e ad Alessandro di 3 anni è affetto dal diabete di tipo 1, la forma autoimmune che colpisce i bambini. "Siamo sempre costretti a tenere monitorata la sua glicemia e fare iniezioni di insulina più volte al giorno, tutti i giorni".
Ancora il grande calciatore Ambrosini: "Il diabete di tipo 1 è una malattia inguaribile, ma c'è una speranza che passa esclusivamente dalla ricerca scientifica. Io, mia moglie e tutti i parenti delle 200 mila persone fra adulti e bambini, che hanno questa malattia, vogliamo che si arrivi ad una cura definitiva". Da qui la scelta insieme a Dida, Billy Costacurta e l’amico imprenditore e commerciante di calzature sportive Angelo Ceruti, del negozio Koala di Milano: “Insieme sosteniamo la Fondazione Italiana Diabete, aiutiamo la ricerca a correre più veloci".