Boston Marathon, doppietta di Evans Chebet. Delusione Eliud Kipchoge

Boston Marathon ancora per Evans Chebet che fa il bis. Tra le donne trionfa Hellen Obiri. Eliud Kipchoge nelle retrovie
Boston Marathon, doppietta di Evans Chebet. Delusione Eliud Kipchoge© EPA
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Evans Chebet, non Eliud Kipchoge, è la notizia. Il primatista del mondo e pluricampione olimpico di maratona fallisce la vittoria a Boston e vede allontanarsi il progetto di vincere tutte le majors, contando anche sull'altro tassello mancante di New York. Una gara iniziata su ritmi elevati (14:17 al quinto chilometro), poi scesa di frequenze e con il disturbo di una leggera pioggia (1h02:19 a metà corsa), che ha visto l'atto decisivo dopo il 30° chilometro, con Kipchoge incapace di reagire allo strattone impresso dal tanzaniano Geay.

Un ritardo via via cresciuto fino a oltre due minuti, per un sesto posto finale di Kipchoge in 2h09:23, con la 18esima maratona della carriera portata fino in fondo, e la terza sconfitta, per un curriculum senza eguali. Nell'ultimo tratto di gara il podio è fatto con Chebet, Geay e l'altro keniano Benson Kipruto a giocarsi il successo.

Vince il 34enne Chebet in 2h05:54, al secondo successo di fila a Boston e al terzo consecutivo in una major statunitense, contando anche il trionfo a New York nello scorso novembre. Secondo il tanzaniano Gabriel Geay, quarto nella scorsa edizione, in 2h06:04, terzo Benson Kipruto, vincitore due anni fa e terzo nel 2022, in 2h06:06.


OBIRI. La keniana plurimedagliata in pista Hellen Obiri ha vinto da esordiente a Boston, come Kipchoge, ma alla seconda esperienza di maratona dopo il debutto di New York in autunno, sesta in 2h25:49. Il successo è arrivato con un crono ragguardevole, 2h21:38 (decima prestazione all-time a Boston), considerando i dieci gradi di temperatura e il 93% di umidità della giornata. Gara guidata a lungo da un folto gruppo di africane con la statunitense Emma Bates front-runner per lunghi tratti.

Dopo un passaggio alla mezza in 1h11:29 e frequenze invariate, la corsa si è decisa negli ultimi tre chilometri, con la Obiri a prendere la scena e chiudere con 12 secondi di vantaggio sull'etiope Amane Beriso (2h21:50), e poco meno di 20 secondi sull'israeliana Lonah Salpeter (2h21:57). Quarta l'altra etiope Ababel Yeshaneh (caduta al 40esimo chilometro e subito rientrata nel gruppo) in 2h22:01, quinta la prima statunitense Emma Bates in 2h22:10.

Wheelchair: quinto successo e record della corsa per lo svizzero Marcel Hug 1h17:06 con oltre dieci minuti di vantaggio sugli avversari, prima vittoria per la statunitense Susannah Scaroni a Boston in 1h41:45, nonostante uno stop per guasto tecnico.

(Fonte Fidal)


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