Stessa velocità ma la frequenza cardiaca sale. Il perchè della deriva cardiaca

Il coach siciliano Salvatore Paci ci spiega il fenomeno fisico denominato deriva cardiaca. Cosa è e perchè si verifica
Stessa velocità ma la frequenza cardiaca sale. Il perchè della deriva cardiaca
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Dopo un po' che corriamo, malgrado la velocità sia costante, la nostra frequenza cardiaca si alza a dismisura. Il perché accada questo lo abbiamo chiesto al nostro esperto, il coach Salvatore Paci.

Iniziamo a definire questo fenomeno della frequenza cardiaca?

"Questo fenomeno si chiama ‘Deriva cardiaca’. Si verifica quando la frequenza cardiaca aumenta gradualmente anche se l’intensità dell’esercizio rimane la stessa".

Perché accade?

"Per due motivi fondamentali: in primis perché il corpo del runner si surriscalda. Questo fa aumentare la richiesta di sangue e, di conseguenza, il battito cardiaco. Secondo, perché correndo si perdono molti liquidi."

Ce lo può spiegare più dettagliatamente?

"Il corpo del runner si surriscalda perché la corsa richiede energia, e questa viene prodotta attraverso la combustione di carboidrati e grassi nel corpo. Il risultato consiste nella produzione di calore, distribuito in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno.

Per quanto riguarda la produzione di calore?

“La corsa aumenta la frequenza cardiaca e la ventilazione polmonare con un conseguente maggiore flusso sanguigno e una maggiore ossigenazione dei tessuti muscolari. Anche questo processo richiede energia e produce calore. Da tenere in conto che il calore del corpo viene influenzato dalle condizioni ambientali come la temperatura e l’umidità. In presenza di caldo o umidità il corpo ha difficoltà a dissipare il calore generato dall’attività fisica”.

Parliamo dei liquidi e del sudore?

“Quando si corre, il corpo produce calore e inizia a sudare per dissiparlo e mantenere la temperatura corporea sotto controllo. La sudorazione eccessiva porta alla perdita di grandi quantità di liquidi e sali minerali come il sodio, sali importanti per il corretto funzionamento del corpo. Inoltre, considerato che durante la corsa il flusso sanguigno viene indirizzato prevalentemente verso i muscoli che lavorano per fornire loro ossigeno e nutrienti necessari, si verifica una riduzione del flusso sanguigno ai reni, deputati alla produzione dell’urina. L’urina prodotta diventa più concentrata e scura, indicando una maggiore concentrazione di sostanze come l’urea e meno acqua. Ma attenzione! Non perdiamo liquidi soltanto dai pori. Lo facciamo anche attraverso l’evaporazione dall’alito".

Esiste un modo per limitare questa deriva cardiaca?

"Certamente! Innanzitutto mantenere un adeguato livello di idratazione: per contrastare la disidratazione, è importante bere regolarmente (poco ma spesso) durante l’attività fisica e mantenere l’equilibrio dei sali minerali nel corpo”.

Quanto e come bisogna bere?

“Bisognerebbe bere un paio di bicchieri di acqua due ore prima della corsa. Evitare anche il comportamento inverso: bere troppo in una sola volta, poiché ciò potrebbe causare crampi allo stomaco e ridurre l’assorbimento di acqua da parte del corpo”.

Altri consigli?

“Bisognerebbe allenarsi adeguatamente per aiutare il cuore a diventare più efficiente e per abituare il corpo a utilizzare l’ossigeno in modo più efficiente”.

In tutto questo centra qualcosa il migliorare la tecnica di corsa?

“E’ fondamentale cercare di migliorare la propria tecnica di corsa per ridurre la fatica muscolare e migliorare l’efficienza del movimento."

Salvatore Paci - sp@salvatorepaci.com


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