Daniele Meucci infinito, 38 anni: ‘Ho cuore e forza di un ragazzo’

Migliorarsi a 38 anni dopo una carriera da professionista d’alto livello è possibile. L’ha dimostrato Daniele Meucci autore di una grande maratona a Siviglia
Daniele Meucci infinito, 38 anni: ‘Ho cuore e forza di un ragazzo’© EPA
Cesare Monetti
3 min

SIVIGLIA – Non solo Yeman Crippa in quel di Siviglia dove si è magistralmente portato a casa il record italiano con 2h06’06”, non solo un ritrovato e meritevole Eyob Faniel che ha fatto il personale di 2h’7’09” confermandosi ai vertici italiani ed europei, ma anche tanto, tantissimo, Daniele Meucci.

Sì, perché l’ingegnere pisano ancora una volta ha dimostrato forza, classe, capacità atletica, voglia di sudare e lottare, voglia di maglia azzurra con i mondiali di Budapest dell’agosto scorso magistralmente corsi sui 42km e soprattutto le Olimpiadi di Parigi alle porte. Meucci, questa la notizia, ha 38 anni, nato il 7 ottobre 1985 e ormai ha alle spalle una ventennale carriere inebriata un decennio fa (estate 2014) della medaglia d’oro in maratona ai campionati europei.

E domenica a Siviglia testa dura e grande cuore andando a fare la maratona più veloce della sua carriera, personal best. A 38 anni.

Daniele Meucci post social dopo Siviglia

“Straripante, enorme, meravigliosa! Questa è la felicità che sto provando adesso! 2:07:49 a Siviglia, il mio miglior tempo di sempre!

Per arrivare preparato a questo appuntamento sono stato in Kenya per molti giorni, immerso nella cultura e nella disciplina che caratterizzano i migliori atleti del mondo. Le ultime due settimane sono state particolarmente impegnative: da solo in un campo di allenamento avendo come compagnia solo i miei pensieri ed il sostegno di una fantastica cuoca. Riso, pollo, "ciapati", "cabbage" e "ugali" non erano solo pasti, ma carburante per la mia voglia di dare il massimo ieri.

Le albe in Kenya hanno una magia tutta loro ed io le ho vissute con passione mentre percorrevo chilometri su chilometri, sperando di centrare il mio obiettivo; l’idea di non riuscire a conseguirlo mi accompagnava lungo ogni passo, ma era anche il motivo che mi spingeva a dare il massimo.

Lasciare a casa la mia preziosa famiglia è stata la decisione più difficile, ma il loro amore ed il loro sostegno a distanza mi hanno dato la forza di inseguire e raggiungere questo mio sogno.

E' vero, sulla carta ho 38 anni, ma un ho cuore che batte con la forza di un ragazzo e un paio di gambe che non ne vogliono sapere di rallentare; essere definito “vecchio” da alcuni non ha mai intaccato la mia determinazione: dentro di me c'è ancora tantissimo entusiasmo e tantissima passione per la corsa!

Ieri, al traguardo di questa maratona, non sono stato solo io a fare il mio record personale: è stata una meta condivisa con coloro che mi hanno sostenuto lungo tutto il cammino. Grazie alla mia famiglia, al mio allenatore Luciano Di Pardo, ai miei amici e a tutti coloro che credono in me, in primis l’Esercito Italiano! E come sempre grazie a tutti voi che mi sostenete da oltre 20 anni!

Questo record personale non è solo un traguardo raggiunto: è anche l’inizio di una nuova sfida; da domani testa bassa e andare, c’è ancora del margine!

Grande Italia, grandissimi atleti, viva lo sport!"


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