XVI Maratona alla Filippide, si corre domenica 4 agosto

Nell’anno olimpico l’arrivo al tempio di Athena sul promontorio di Kamarina.
XVI Maratona alla Filippide, si corre domenica 4 agosto

È la maratona più insolita che esista e allo stesso tempo quella che più vuole riprodurre fedelmente le caratteristiche che ci riportano alle sue origini, domenica 4 Agosto tornerà per la 16^ edizione la Maratona alla Filippide. L’evento è organizzato dal team di Guglielmo “Mimmo” Causarano di Asd No Al Doping Ragusa, con partenza alle 4.30 di mattina dalla Antica Stazione di Chiaramonte Gulfi. Nell’anno olimpico, l’arrivo è posto al Tempio di Athena presso il Museo di Kamarina, un edificio rurale costruito alla fine dell’800 sulla sommità della collina attorno al tempio di Atena. Il nome della città di Camarina suona antico e secondo Strabone significa “abitata dopo molta fatica”, fondata agli inizi del Sec. VI a. C. (598 a. C. – 597 a. C.) dagli antichi greci dorici siracusani alla foce del fiume Ippari nel sud della Sicilia.

Filippide

Filippide era un emerodromo ateniese, apparteneva ad un corpo militare di Atene con doti straordinarie, la capacità di correre anche per un giorno intero. Inviato a Sparta per chiedere aiuto, corse poi a Maratona per combattere contro la flotta persiana ed al termine della stessa Maratona ripartì per comunicare la vittoria della battaglia. In totale, i km percorsi da Filippide sono stati molti più di 42,195, ma a dare il nome alla competizione è la corsa che lo ha portato da Maratona ad Atene.

Il dogma

Che sia una maratona particolare è evidente già dal fatto che la partenza è al mattino presto, certamente per evitare il gran caldo siculo ma anche per inserire i partecipanti in un contesto di isolamento spazio-temporale. L’evento è infatti una maratona in linea, in analogia con l’esperienza di Filippide, durante il quale gli atleti non possono utilizzare strumenti di geolocalizzazione e/o misuratori del tempo e dello spazio, nonché strumenti di riproduzione musicale, nessun gps, nessun orologio, nessun cartello chilometrico, gli unici rilevamenti ammessi saranno quindi “alba, sole e tramonto” e “montagna e mare”. Nel rispetto della sacralità olimpica, l'iniziativa è senza fine di lucro, con i soli partner istituzionali a supporto.

Naturalmente sono predisposti i cartelli per indicare la giusta strada ed i ristori, molto più frequenti di una maratona classica, ma localizzati casualmente, in modo da non dare indicazione al podista. Sempre a proposito dei ristori, saranno costituiti da alimenti naturali, acqua e frutta secca o di stagione a farla da padrone poiché Filippide non avrebbe trovato altro lungo la sua strada e, certamente, non avrebbe avuto indicazioni spazio-temporali o la musica a fargli compagnia. In pieno spirito, quindi, la manifestazione ha cercato di ricalcare le orme dell’ateniese. All’arrivo, ciascun podista potrà conoscere il proprio risultato cronometrico e sarà stilata la classifica.

Percorso

Il tragitto sfrutta una peculiarità turistico-altimetrica di collegamento tra uno dei luoghi simbolo dell'area montana della provincia di Ragusa (l'antica stazione di Chiaramonte Gulfì) e uno lei luoghi simbolo della fascia costiera ovvero, il tempio di Athena dell’antica città di Kamarina. Altimetricamente, è un percorso molto invitante: una lunga planata da 833 m.s.l.m. che scende dolcemente verso il mare incontrando il tipico Altopiano Ibleo a tavolato, con le chiuse e i muretti a secco a fare da padrone, con in lontananza i tipici canyon rocciosi che contraddistinguono questa area siciliana. Si possono dunque ammirare Cava Volpe, del Paradiso, della Misericordia, dei Modicani e Celone, tutti siti pieni di fascino e di storia antica, con necropoli di varie epoche. Lungo il tracciato, i podisti incontreranno il Castello di Donnafugata e poco prima dell’arrivo l’ultimo chilometro che presenta l’impegnativo cucuzzolo del promontorio di Kamarina, l’antica colonia greca del mediterraneo, che era anche patria di campioni olimpici delle antiche olimpiadi greche. Proprio Kamarina ha dato i natali a Psaumida che divenne famoso nel 452 a.C. quando vinse tre gare dei LXXXII giochi olimpici di Olimpia, tra cui la gara più ambita, quella con la quadriga. A Pasumida sono dedicate due delle undici Olimpiche di Pindaro e, in era moderna, una delle vie principali della città di Ragusa, quella che conduce a tutte le strutture sportive della città Iblea.

 


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