© gROMA - Per comprendere quando comincerà la Coppa America di vela occorre vedere più i report relativi alla diffusione del Coronavirus in Nuova Zelanda che capire da parte tira il vento. In questo momento c'è un lockdown nella Terra dei Maori di terzo livello, decretato per sette giorni a partire dal 28 febbraio scorso e non sono possibili attività ludiche all'aperto. Ieri si sono registrati due nuovi casi di Covid-19, una quindicina negli ultimi dieci giorni. Le persone ammalate in questo momento sono in tutto 69 in una popolazione di quasi cinque milioni di abitanti. Ventisei i decessi dall'inizio della pandemia. Una situazione pressoché idilliaca se paragonata ad altri Paesi dell'emisfero boreale, ma lo stato australe non vuole correre rischi e ha alzato una barriera per evitare la diffusione della pandemia.
QUATTRO ROUND SALTATl - Saltate di sicuro le prime quattro regate di sabato 6 e domenica 7 marzo, l'ACE (America's Cup Events) spera di far partite la sfida tra il defender Te Rehutai e e il challenger Luna Rossa il 10 marzo, ma occorre il via libera dal governo neozelandese. Al momento l'unica deroga concessa ai due team è la possibilità di allenarsi in acqua nel golfo di Hauraki ad Auckland. Il programma iniziale della Coppa delle Cento Ghinee non è stato modificato e restano previste due regate al giorno il 10, 12, 13 e 14 marzo. Da recuperare naturalmente le quattro regate iniziali saltate. Il regolamento dell'America's Cup ha un solo punto fermo: festeggia chi per primo arriva a sette vittorie in tredici round. C'è una data limite? Sì, la sfida si dovrà concludere entro il 30 aprile, altrimenti si rinvia tutto di sei mesi, all'autunno boreale, o se preferite la primavera australe.