Nuovo Dpcm Conte, per Natale si teme la grande fuga: treni già esauriti il 20

Il pericolo è quello di assistere a scene viste già lo scorso inverno, quando migliaia di persone si affollarono nelle stazioni per tornare a casa
Nuovo Dpcm Conte, per Natale si teme la grande fuga: treni già esauriti il 20© ANSA
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Conte ha firmato il nuovo dpcm con le misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19. Dal 21 dicembre non ci si potrà spostare da una regione all’altra. Il pericolo è che si crei una sorta di fuga di massa entro il 20 a mezzanotte. È ancora vivo il ricordo delle migliaia di persone che correvano in massa nelle stazioni per prendere in fretta e furia i treni per tornare a casa, all’uscita dei primi dpcm che vietavano gli spostamenti nello scorso inverno.

Pericolo fuga nel week-end

La situazione potrebbe ripetersi adesso. Chi decide di andare in famiglia a trascorrere le vacanze di Natale potrebbe pensare di partire nel week-end dal 18 al 20 dicembre: si creerebbero così affollamenti pericolosi nella stazione. L’anno scorso nel periodo delle festività natalizie si sono mossi circa 10 milioni di italiani. Se è vero che quest’anno il numero potrebbe essere inferiore per la chiusura degli impianti da sci, e la limitazione ai viaggi internazionali, è anche vero che la voglia di trascorrere le vacanze con i parenti non sembra diminuita. Ieri, quando si sono diffuse le prime notizie sul nuovo dpcm, si è registrato un considerevole aumento delle prenotazioni dei treni nei giorni dal 18 al 20, facendo registrare in alcuni casi il tutto esaurito.

Treni completi

Completi i tre Frecciarossa pomeridiani da Roma a Lecce del 18 dicembre, il Milano–Reggio Calabria delle 20,10, e il Milano–Napoli del 20 dicembre alle 6,45. I treni viaggiano alla capienza ridotta del 50% per rispettare le norme anti covid. Anche alcuni pullman sono già esauriti o quasi. Insomma, il rischio affollamento c’è: nelle stazioni ci sarà una presenza ancora più massiccia delle forze dell’ordine in quel periodo per controllare la situazione. Il governo spera che la curva dei contagi non risalga a gennaio, perciò monitorerà la situazione.


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