“Omicron è arrivato via posta”: l’allarme della Cina

Secondo le autorità locali, la variante del Covid sarebbe entrata nel Paese attraverso un pacco arrivato dall'estero
“Omicron è arrivato via posta”: l’allarme della Cina© EPA
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A pochi giorni dall’apertura dei Giochi olimpici invernali di Pechino, la Cina è alle prese con la variante Omicron. I contagi sono aumentati e il gigante asiatico adotta nuove stringenti misure per contenere i casi. Secondo le autorità cinesi, come riporta il The Guardian, il virus avrebbe avuto accesso nel Paese attraverso i pacchi postali, tanto che il governo ha invitato i suoi abitanti a non ordinare dall’estero. Secondo le autorità, il caso di Omicron accertato a Pechino sarebbe arrivato proprio con una spedizione. "Non si può escludere che il primo caso di trasmissione locale di Omicron a Pechino sia un'infezione contratta con le spedizioni internazionali", scrive l'agenzia ufficiale Xinhua citando Pang Xinghuo, vice direttore del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie di Pechino.

Tracce di Covid in un pacco

Il virus avrebbe viaggiato su un pacco spedito dal Canada, passato da Stati Uniti e Hong Kong, e poi ricevuto da un cinese l’11 gennaio. Secondo Pang, sono state rilevate tracce di coronavirus sulla scatola. E, scrive la Xinhua, dal sequenziamento non emergono collegamenti con le infezioni accertate in passato a Pechino, mentre c'è "un'elevata somiglianza" con ceppi isolati in Nord America e a Singapore a dicembre. Così Liao Linzhu, vice direttore delle Poste di Pechino, ha invitato la popolazione a "non comprare prodotti all’estero”, poiché “Omicron si trasmette rapidamente”. Linzhu ha chiesto inoltre ai cinesi di "indossare i guanti e a non portare i pacchi in casa". "Se necessario - ha aggiunto - pulite il pacco con l'alcol e lavatevi le mani".


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