Covid, dati Gimbe: calano i contagi ma suona un allarme

"Attenzione all'eccesso di ottimismo e disinformazione", fa sapere il presidente Cartabellotta
Covid, dati Gimbe: calano i contagi ma suona un allarme© ANSA
3 min

Migliora la situazione Covid in Italia. Il bilancio del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe di questa settimana rileva come siano diminuiti sia i ricoveri in terapia intensiva (meno 11,2%) che quelli con sintomi (meno 7,7%), ma anche il numero di persone in isolamento domiciliare (meno 22,3%) e i nuovi contagi (meno 27,9%). Calano pure i positivi: meno 22.2%. I morti per Covid, invece, sono sostanzialmente stabili rispetto alla settimana precedente (più 0,2%). Nonostante l'entrata in vigore dell'obbligo vaccinale e l'imminente introduzione dell'obbligo di Green Pass rafforzato tra gli over 50 il numero di nuovi vaccinati scende ulteriormente, attestandosi a quota 47.951: -41,6% rispetto alla settimana precedente.

Crollano le nuove dosi di vaccino

Nella settimana 2-8 febbraio si registra un ulteriore calo dei nuovi vaccinati: 186.744 rispetto ai 278.940 della settimana precedente. All'8 febbraio sono ancora 7,1 milioni le persone senza nemmeno una dose di vaccino, di cui 1,8 milioni guarite da meno di 180 giorni e 5,3 milioni vaccinabili. Questi dati portano a due considerazioni: se da un lato il fatto che oltre 1,7 milioni di persone siano entrate in contatto con il virus alza il livello di immunità della popolazione, dall'altro il numero di persone non protette dal Covid-19 è ancora molto elevato e, soprattutto, l'immunità derivante dall'infezione cala progressivamente nel tempo, confermando la necessità di vaccinarsi entro 6 mesi dall'avvenuto contagio.

L'avvertimento di Cartabellotta

"Siamo nella fase discendente della quarta ondata - ha dichiarato il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta - ma la riduzione della circolazione del virus è sovrastimata da una minore attività di testing, il calo della pressione sugli ospedali è lento e spesso irregolare e la curva dei decessi ancora non accenna a scendere. A fronte, però, di elevate coperture vaccinali, booster incluso, e dell'arrivo della primavera, i dati legittimano un cauto ottimismo finalizzato al graduale allentamento delle misure". Tuttavia, prosegue "distorsioni della realtà molto pericolose perché eccesso di ottimismo e disinformazione se da un lato non aiutano a contrastare l'esitazione vaccinale, dall'altro rischiano di legittimare decisioni azzardate e rischiose, come la decadenza dell'obbligo di mascherina negli ambienti chiusi".


© RIPRODUZIONE RISERVATA