Covid, Remuzzi: "La pandemia si sarebbe potuta evitare"

Le dichiarazioni del nefrologo sulla diffusione del Coronavirus e sugli errori della Cina: i dettagli
Covid, Remuzzi: "La pandemia si sarebbe potuta evitare"
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Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri, ha dichiarato nel corso di una lezione magistrale tenuta all'IRCCS Neuromed di Pozzilli (IS) che: "La pandemia sarebbe potuta essere evitata salvando tante vite ed evitando tanta sofferenza". Ripercorrendo le tappe che hanno portato dai primi contagi alla diffusione globale del Covid, il direttore ha poi aggiunto: "Ormai siamo sicuri al 98% che questo è successo nei mercati umidi", contraddicendo quindi la tesi secondo cui il virus possa avere avuto origine in laboratorio.

Le parole di Remuzzi

Il nefrologo ha poi proseguito dicendo: "Se ci fosse qua il mio amico Giorgio Palù avrebbe qualcosa da ridire, perché ho visto che ha scritto recentemente che è nato in laboratorio. Non è vero. O meglio, le evidenze che sia uscito dal laboratorio sono così modeste contro le enormi evidenze del cosiddetto spillover che ormai si può dire che siamo sicuri al 98% che questo è successo in questi mercati umidi". Quindi riferendosi agli errori da parte della Cina, dell'Oms e dei Paesi occidentali, ha sottolineato: "I funzionari del partito che sono a Wuhan non vogliono creare problemi a Pechino e cercano di mettere tutto a tacere. E quindi l'isolamento di Wuhan non è cominciato fino al 23 gennaio. In tutto questo periodo l'Oms ha continuato a ripetere la linea della Cina, che non c'era trasmissione d uomo a uomo". Ed ancora: "La sindrome da coronavirus era già andata fuori dal Paese e le chance di contenere quell'espansione globale è stata persa".

Lo studio pubblicato su Lancet

"Il 24 gennaio del 2020 è pubblicato su Lancet un lavoro che illustrava le manifestazioni cliniche dei pazienti infettati con il nuovo coronavirus", ha proseguito il medico, aggiungendo che: "Lo studio dice tutto: ci saremo dovuti fare delle domande, per esempio se avevamo i dispositivi di protezione individuale, o come gestire il distanziamento, o quali policy adottare nelle scuole, o come bloccare trasmissione del virus nelle comunità? Non lo abbiamo fatto", conclude Remuzzi. E questo è successo perché "gli scienziati occidentali non hanno preso sul serio la scienza che viene dalla Cina, dove ormai si fa invece una scienza sofisticatissima e avanzatissima".


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