Topolino lascia la Disney? Il copyright è a rischio!

Se venisse introdotto il disegno di legge presentato dal senatore americano Hawley ci sarebbero problemi pure per Minnie, Pluto e Paperino
Topolino lascia la Disney? Il copyright è a rischio!© ANSA
2 min

La Disney deve fare i conti con una probabile svolta che potrebbe rivelarsi epocale. La casa di produzione potrebbe presto perdere il copyright del suo personaggio più celebre: Topolino. Il senatore statunitense Josh Hawley ha presentato un disegno di legge, The Copyright Clause Restoration Act, sulla durata del copyright negli Stati Uniti, che ha come obiettivo quello di ridurne i termini ad un massimo di 56 anni per tutte le opere create successivamente alla promulgazione della legge e addirittura con effetto retroattivo per le opere il cui copyright sia detenuto da soggetti che abbiano una capitalizzazione di mercato di oltre 150 miliardi di dollari.

La legge sul copyright

La proposta è stata avanzata per contrastare le grandi società d’intrattenimento che storicamente avrebbero beneficiato più di tutti dei termini di estensione del copyright, e soprattutto la Disney. Negli Stati Uniti la durata del copyright ha subito svariate modifiche: la più recente è stata effettuata nel 1998 con il Copyright Term Extension Act, che ha esteso i termini di protezione di ulteriori 20 anni per le opere registrate dopo il 1923. Un'estensione che si è rivelata ovviamente redditizia per la società fondata da Walt Disney.

Cosa rischia la Disney

Se venisse introdotto il disegno di legge presentato dal senatore Hawley, la Disney perderebbe prima del 2024 il copyright sul personaggio di Mickey Mouse, e anche su quelli di Minnie Mouse, Pluto e Paperino. Tutti personaggi creati prima del 1966. Lo scorso gennaio la casa di produzione ha perso i diritti su Winnie The Pooh. Il celebre orsetto ha rappresentato uno dei franchise più redditizi della storia, di cui il colosso dell’intrattenimento aveva rilevato i diritti nel 1961, dopo la morte dello scrittore A.A. Milne, fruttandogli miliardi di incassi tra film, libri e merchandising.  Una volta che un’opera entra nel pubblico dominio può essere legalmente condivisa, eseguita, riutilizzata, riproposta o campionata senza permesso o costo.


© RIPRODUZIONE RISERVATA