Vicenza, bimbo muore dopo essere stato dimesso dall'ospedale

A Giulio, 3 anni, era stato diagnosticato un mal di pancia ma si è spento nel giro di 12 ore. La mamma disperata, racconta: “Per il medico bastavano acqua e zucchero”
Vicenza, bimbo muore dopo essere stato dimesso dall'ospedale
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VICENZA - Nel pomeriggio aveva lamentato forti dolori alla pancia, i genitori l’avevano portato all’ospedale. Da lì era stato dimesso ma, dopo poche ore, i genitori hanno riportato di corsa il piccolo Giulio, tre anni, nello stesso reparto di Pediatria a Santorso: i dolori si erano acutizzati e il piccolo stava malissimo. Arriva dalla provincia di Vicenza la tragica storia del piccolo Giulio Cortiana, il bambino morto martedì all’ospedale di Santorso. I carabinieri hanno già acquisito le cartelle cliniche e un medico è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Vicenza per omicidio colposo. Da quando il piccolo ha accusato il primo malessere fino a quando è sopraggiunta la morte sono passate solo poche ore.

La corsa in ospedale

Giulio è stato portato di nuovo in ospedale ed è stato visitato nello stesso reparto, quello diretto dal primario Massimo Scollo. Il bimbo è morto pochi minuti dopo l’ingresso nella struttura sanitaria. Un bambino forte, sano, che correva tutti i giorni su e giù, e che poi è morto una manciata di ore dopo aver avvertito dei primi dolori e dopo una corsa in ospedale. “Lunedì mattina stava bene, poi intorno all’una ha cominciato a lamentarsi di forti dolori alla pancia. Un’ora dopo eravamo già all’ospedale”, queste le parole della mamma. I genitori, ovviamente sconvolti, ricostruiscono quelle drammatiche ore in ospedale ricordando che il figlio non era un bambino fragile. Quando è arrivato per la prima volta al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso il bambino appariva molto debilitato: “Anche il medico, quando l’ha visto, mi ha chiesto se fosse sempre tanto pallido — ha raccontato la mamma —. Gli ho risposto di no, che infatti eravamo preoccupati. Lui ha detto che forse era un po’ disidratato e che sarebbe bastata un po’ di acqua e zucchero”. Giulio aveva la febbre e quindi gli hanno somministrato una tachipirina. Secondo i genitori però, i medici dell’ospedale non hanno compiuti altri accertamenti: “Non hanno fatto alcun esame, solo le palpazioni addominali. Però Giulio aveva appena preso le medicine, forse anche per quello il dolore era diminuito, e così ci hanno rimandati a casa”. A casa però il bambino stava ancora male e perciò i genitori sono arrivati di nuovo in ospedale.

Attesa l'autopsia sul corpo di Giulio

La famiglia del piccolo Giulio si è rivolta ai carabinieri, non per sporgere denuncia ma, per ora, solo per informarli dell’accaduto. I militari del capitano Jacopo Mattone, su indicazione del sostituto procuratore di turno, hanno disposto il fermo della salma. Il pm ha disposto l’autopsia che si svolgerà venerdì. Alla fine, quando la famiglia è tornata per la seconda volta in ospedale, alla mamma e al papà di Giulio hanno fornito una diagnosi: “Diabete. Ma ormai era tardi, il sangue di Giulio era diventato troppo denso, tanto che hanno detto di aver faticato a lungo per il prelievo”.

Le parole del sindaco Bettanin

“È una disgrazia che ci lascia attoniti, senza parole – commenta il sindaco di Valli del Pasubio, Carlo Bettanin – è un dolore enorme per la comunità, una perdita per tutti”. I genitori di Giulio sono conosciuti in paese come una coppia volonterosa. “Sono una coppia attiva, legati a certi valori come il piccolo campo che coltivano anche se solo come hobby – racconta il sindaco – ora, la prima cosa che dobbiamo fare è stringerci attorno a Luca ed Erica: non devono essere lasciati soli”.


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