"Internet in Italia, ragazzi sempre più connessi. Ma con poche competenze"

"Solo il 42% degli intervistati ritiene facile verificare se le informazioni che ha trovato nella Rete sono vere", spiega Giovanna Mascheroni, fra gli autori del report di Eu Kids Online
"Internet in Italia, ragazzi sempre più connessi. Ma con poche competenze"© EPA
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ROMA - In dieci anni in Italia si è passati dal 4% del 2010 all'84% di ragazzi che usano lo smartphone almeno una volta al giorno per andare online. Ma se il tempo trascorso online è raddoppiato in molti Paesi (in Italia la media è di 2,6 ore al giorno su Internet), sono ancora molti i ragazzi che non ricevono un'educazione all'uso sicuro e responsabile della Rete da genitori, insegnanti o gruppo dei pari. Ciò nonostante, quando hanno un'esperienza negativa su Internet, i ragazzi dichiarano di parlarne soprattutto con i loro genitori o con gli amici. Raramente si affidano a insegnanti o educatori. È uno dei dati che emerge dall'ultimo report di EU Kids Online realizzato sui ragazzi europei di 19 Paesi in cui è stata condotta l'indagine che ha coinvolto 25.101 bambini e ragazzi fra l'autunno 2017 e la primavera 2019. In Italia, l'indagine di EU Kids Online è stata realizzata da OssCom - Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. "Le competenze informative dei ragazzi italiani - spiega Giovanna Mascheroni, docente di Sociologia dei media in Università Cattolica e responsabile italiana di Eu Kids Online e fra gli autori del report - sono sotto la media europea: solo il 42% degli intervistati ritiene facile verificare se le informazioni che ha trovato online sono vere. Quindi cresce il tempo trascorso su Internet, aumentano le attività online, ma in proporzione aumentano poco le competenze digitali. Questo si spiega anche con il tipo di mediazione che i ragazzi ricevono: tendenzialmente, i genitori consigliano come usare Internet in modo sicuro, gli insegnanti danno regole su cosa è lecito fare su internet a scuola. Solo un quinto dei ragazzi - aggiunge - riferisce di essere stato incoraggiato dai propri genitori o dagli insegnanti a esplorare e a imparare cose in autonomia su Internet".


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